Interessante notare il periodo della scorsa settimana, durante il quale un’estensione dell’Alta russa ha determinato la cessazione del föhn nelle vallate del Nord Italia con una modesta diminuzione, finalmente, delle temperature. Viceversa l’indebolimento del vortice tra lo Ionio e l’Egeo ha fatto risalire un poco le temperature al Sud Italia. Un irrilevante intermezzo, perché tra poco si torna a fare i conti con un ritorno sistematico di correnti da N, con schemi ormai abusati e che di seguito ridelineiamo.
Da notare, nella discreta stabilità del modello, una rara perdita di definizione a lungo termine per il periodo appena passato: con 10-15 giorni di anticipo venivano previsti per il Tirreno vortici depressionari molto più marcati e con un deciso contributo polare per il periodo 8-10 febbraio, evoluzione poi stroncata dall’Anticiclone russo.
Periodo 11-17 febbraio
Rotto definitivamente il ponte anticiclonico con l’Est europeo è l’Anticiclone delle Azzorre a dominare il Mediterraneo centro-occidentale. Dapprima rinforza sulla Penisola Iberica e in pieno Atlantico si unisce in meridiano con il Polo Nord. I venti sull’Italia diventano settentrionali. Al Nord Italia torna il föhn, inizialmente anche intenso e molto caldo.
Tra il 14 ed il 15 un vortice molto freddo in quota transita tra la Polonia e l’Egeo interessando marginalmente l’Adriatico e le regioni meridionali italiane.
Tempo mite sulle regioni tirreniche, o caldo al N Italia per il föhn, ovunque poco perturbato o stabile. Più freddo su tutte le regioni orientali italiane. Rispetto alle temperature medie, il più freddo appare il Sud Italia, soprattutto sulle regioni ioniche (-2/-4@850hPa). Ma anche al qui il tempo non sembra molto perturbato, anche se le precipitazioni saranno possibili.
Verso fine periodo l’anticiclone delle Azzorre si estende dalla Manica fin verso l’entroterra africano, incrementando il flusso di aria calda in quota a W delle Alpi.
Periodo 18-24 febbraio
L’anticiclone atlantico isola un massimo su Irlanda e Gran Bretagna. Viceversa si indebolisce, ma non si annulla, sul Mediterraneo e sull’Africa. Le isobare al suolo ruotano così i venti da NE sull’Italia. A fine periodo, tra il 22 ed il 24 la tendenza vede una possibile ciclogenesi fredda tra lo Ionio e l’Egeo, con possibile interessamento di tutto l’Adriatico centro-meridionale.
Continua in Italia ad essere marcatamente più freddo il versante orientale; a fine periodo tuttavia una più decisa avvezione di aria fredda potrebbe colpire anche parte del Nord Italia: torna sulla Pianura Padana centro-orientale l’isoterma -6/-8°C@850hPa. Potrebbe non interrompersi il föhn sulle Alpi Occidentali.
Prosegue in questo periodo quindi il buon tempo al Nord Italia.
Anche al Sud Italia, con l’eccezione fatta per fine periodo quando potrebbe tornare la neve.
Comincia a profilarsi la possibilità di avere 0mm di precipitazioni dall’inizio dell’anno su numerose zone del Nord Italia anche entro il termine dell’inverno meteorologico.
Riepilogo
Il föhn regala sapori a tratti primaverili e siccità al Nord Italia, ma con forti sbalzi termici. Nel frattempo al Sud Italia prosegue un tempo di stampo più invernale, a tratti freddo e con l’incognita della neve ancora possibile anche a lungo termine.