L’anticiclone continentale ha mantenuto alcune buone giornate di alta pressione. Ancora miti le temperature, a meno di irrilevanti casi o episodi.
Ma ora l’anticiclone, come preannunciato nella scorsa analisi, si appresta nuovamente a svanire sulla scena del Mediterraneo.
Le seguenti analisi sono basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 16 ottobre 2006.
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
18-28 ottobre 2006
Una nuova figura si appresta a dominare per lunghi giorni il vicino Atlantico. Si tratta del vortice polare, che dalla Scandinavia si estende verso SW fin verso le Azzorre, dove anche la rinomata alta pressione tende nelle stagioni intermedie a perdere consistenza. Un inverno un po’ anticipato giunge in Islanda. L’Europa Occidentale e l’Italia si trovano sul lato orientale della profonda saccatura oceanica, quindi risentono di venti da SW.
Ancora una volta sono i venti meridionali a dominare la scena, quindi si parla nuovamente di tempo umido, soprattutto al Nord Italia, a tratti perturbato. Possibili passaggi di veri fronti atlantici, come vuole il classico tempo zonale. Le temperature restano miti, mediamente poco sopra le medie del periodo. L’inverno è ancora ben lontano.
Verso fine periodo potrebbe nuovamente rafforzarsi il blocco anticiclonico sull’Europa centro-orientale, con venti da SE sull’Italia, da S sulle regioni più occidentali. Le temperature restano prevalentemente miti.
Riepilogo
L’autunno prosegue mite, a tratti umido-piovoso soprattutto al Nord Italia. In evidenza una profonda saccatura sull’Atlantico che dispiega un moto a tratti marcatamente zonale in Europa.