Il periodo che stiamo attraversando, caratterizzato da una vivace umidità atlantica pilotata da venti miti e meridionali, è tipico dell’autunno temperato.
La breve interferenza continentale è stata infatti una comparsa priva di rilevanza, la circolazione zonale è ora padrona dell’Europa centro-occidentale.
Il periodo che andiamo ora ad analizzare è piuttosto importante perché segna l’ingresso dell’inverno e con esso di una cirocolazione assai restia a cambiamenti, in genere quindi piuttosto significativa del tempo a lungo periodo.
Le seguenti analisi sono basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 21 novembre 2006.
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
24 novembre – 1 dicembre 2006
L’autunno volge al termine con i suoi connati più umidi e miti.
Il vortice depressionario regna sul vicino Atlantico, mentre un anticiclone di blocco sull’Europa centro-orientale è il secondo ingrediente per mantenere per lunghi giorni venti miti e umidi sull’Italia.
Le piogge principali dovrebbero limitarsi alle regioni settentrionali italiane, in particolare quelle nord-occidentali, il chè è tipico autunnale.
Temperature ovunque miti e sopra le medie del periodo, in particolare su tutte le regioni peninsulari italiane, un po’ meno sulle regioni nord-occidentali.
A livello europeo temperature miti su tutti i meridiani centrali dell’Europa grazie al respiro sub-tropicale indotto dai venti meridionali e dall’anticiclone di blocco che isola una bolla calda in quota di origine sub-tropicale.
2-5 dicembre 2006
Come inizia, dunque, la stagione invernale?
In modo moderato, poco brusco, ma a piccoli passi verso una tipica prassi della stagione “fredda” nell’ultimo decennio.
Sull’Atlantico recupera vigore l’Anticiclone delle Azzorre, ma non quel tanto che basta per affacciarsi sull’Europa. Infatti il vortice depressionario alimentato da venti polari marittimi (quindi miti) si avvicina alle nostre regioni e alle Alpi.
In alcune occasioni si avranno depressioni mediterranee alimentate dal vivace contrasto con le correnti atlantiche, ma il tempo non appare stabilmente perturbato. Le occasioni di precipitazioni sembrano aversi soprattutto sulle regioni centrali e meridionali, ma questa stima potrebbe subire rilevanti variazioni.
Le temperature sono previste in moderata diminuzione, entro le medie della decade mensile al Nord Italia, ancora un poco sopra le medie al Sud Italia.
Sulle estreme regioni nord-occidentali italiane potrebbero aversi a fine periodo temperature leggermente sotto le medie stagionali, a causa del veloce avvicendarsi di correnti fresche associate a perturbazioni con eventuale neve a quote forse molto basse.
Riepilogo
Sul finire di un autunno mite pare innestarsi un inverno instabile, aperto al tempo atlantico, ma non molto mite, con effetti assai mutevoli.