Un tempo prevalentemente mite o caldo interessa i giorni del solstizio.
L’atmosfera si è ormai adagiata su schemi stabili e tipicamente estivi. L’evoluzione che ci aspetta la descriviamo nei seguenti paragrafi.
25-30 giugno 2005
Tra l’Alta Pressione delle Azzorre e il ristagno barico presente sull’Italia, si insinua da Nord un corrente nord-atlantica avente come destinazione la Penisola Iberica. La nostra nazione non sembra mai direttamente coinvolta; tuttavia, trovandosi ai margini orientali della saccatura, prosegue un umido richiamo caldo. Temperature quindi ancora oltre la media, afa e possibilità per temporali di calore. Venti meridionali.
1-8 luglio 2005
Esaurita la saccatura sul vicino Atlantico, recupera posizione l’Anticiclone delle Azzorre e torna ad estendersi fino alle Alpi e parzialmente alla penisola italiana. I venti ruotano radicalmente, da Nord o da Nord-Est. Le temperature diminuiscono, ma entro le normali oscillazioni del periodo. Il tempo potrebbe peggiorare per parte delle regioni mediterranee, ma sembra restare prevalentemente discreto.
Riepilogo
Chi vedeva (leggasi previsioni a lungo termine di tipo stagionale) un’estate anomala deve, per il momento, restare deluso. Infatti quelle che stiamo esaminando sono configurazioni atmosferiche scontatamente estive. L’anticiclone delle Azzorre resta ben consolidato sull’Atlantico e più volte si espande in parallelo verso le nostre regioni. Cionondimeno troviamo pressione più bassa sui paesi dell’Europa orientale e settentrionale. Anche questo un dato abituale per la stagione.
Pure la robustezza previsionale delle diverse emissioni del modello Ensemble del Meteogiornale indica chiaramente una bassa dispersione delle soluzioni sull’area che si esntende dal Mediterraneo alle Azzorre (è la stabilità anticiclonica che regna in zona). Viceversa più incertezza la troviamo a latitudini settentrionali, a Nord delle Alpi, dove alcuni transiti depressionari rendono più difficile la previsione dell’evoluzione.