Definire l’attuale soltanto un antipasto, potrebbe essere per molti alquanto preoccupante. Ma è così, non lo potremmo chiamare in altro modo, considerato che da martedì prossimo si andrà probabilmente a rafforzare l’Anticiclone africano. La colpa è di quell’area di Bassa Pressione che staziona a ridosso delle Isole Britanniche e che pian piano si insinuerà in quell’anfratto iberico così tanto temuto. Già oggi un fronte perturbato sta cercando di farsi spazio nel dominio anticiclonico e spifferi d’aria umida si insinueranno tra Francia e Spagna, alimentando una certa instabilità diurna. Seguirà l’isolamento di una piccola goccia fredda ed ecco così spiegato il motivo per cui nel fine settimana farà ancor più caldo.
Eppure, al momento, l’Alta Pressione ha un lato un pochino più debole: quello orientale. E difatti, tra domenica e lunedì, spifferi d’aria fresca riusciranno a penetrare alle alte quote atmosferiche, creando i presupposti per accesi contrasti termici nelle regioni del Nordest. Il che, tradotto in termini comprensibili, significa che si avrà una maggiore instabilità diurna, a tratti evidente fin dal mattino. Ma non illudiamoci che faccia meno caldo. Come detto il fine settimana coinciderà col clou di quest’ondata di calore. I termometri raggiungeranno picchi di 35, anche 36 gradi. E ci sarà l’afa, specie in Val Padana e nelle aree interne del versante tirrenico. Insomma, uno scenario estivo, l’ideale per chi avrà scelto le ferie in questo periodo.
Dal fronte “instabile” appare però qualche piccola novità. Tra sabato e domenica sembra infatti che qualche temporale – oltre ovviamente a manifestarsi tra pomeriggio e sera sulle Alpi e le Prealpi – possa accrescersi già al mattino in Lombardia, nell’entroterra Ligure, in Veneto e sull’Emilia. Scenario che ben si adatta sia alla giornata del sabato – quando tra l’altro isolati fenomeni mattutini coinvolgeranno anche il Piemonte sud occidentale – che alla domenica. Per quel che concerne domani, aggiungiamo la possibilità di qualche altra manifestazione temporalesca sull’Appennino meridionale e nelle zone interne della Sicilia orientale.
Domenica, invece, oltre ai succitati episodi del mattino, è probabile che verso sera si abbia un parziale peggioramento tra Veneto ed Emilia, con rovesci di pioggia ben più diffusi e che durante la notte potrebbero andare a coinvolgere anche il Friuli Venezia Giulia e la Romagna. Instabilità che andrebbe a persistere sino al lunedì, specie tra mattino e pomeriggio, mentre di sera si avrebbe un consistente miglioramento che proporrebbe ampi e diffusi rasserenamenti. Il motivo per il quale si avranno le precipitazioni lo abbiam detto: infiltrazioni d’aria fresca in quota. Spifferi che lunedì si propagheranno verso le regioni Centrali, incrementando la cumulogenesi diurna – e con essa i temporali – lungo la dorsale appenninica.
Eppure il tutto avverrà in un contesto anticiclonico, destinato a rafforzarsi ulteriormente nella giornata di martedì. Avverrà quel che abbiam descritto a inizio editoriale, ossia l’abbassamento delle perturbazioni atlantiche in latitudine, con coinvolgimento dell’Europa occidentale. Ecco allora che l’Anticiclone africano avrà modo di espandersi verso nord, sfruttando la spinta ciclonica che seguirà la direzione opposta. Punterà diritto verso il Mare di Sardegna, affacciandosi prima sui settori occidentali peninsulari.
E’ lecito ipotizzare un incremento del caldo nei giorni successivi, ma stavolta i valori più alti è probabile che si registrino al Sud e nelle Isole. Non è astruso supporre che la colonnina di mercurio possa spingersi verso i 38/39 gradi in varie località. Ovviamente se la configurazione venisse confermata così come appare negli ultimi aggiornamenti. Seguiteci, l’escalation estiva sembra appena cominciata.