Estate al capolinea?
Non possiamo far altro che attendere, le proiezioni previsionali, va dato atto che da giorni marciano spedite per la strada intrapresa, disegnano scenari autunnali alla conquista del continente europeo. Spiegando semplicemente la disposizione delle figure di Alta e Bassa pressione, notiamo che attualmente vi sono numerosi elementi che depongono a favore di un incipiente passaggio di testimone stagionale.
La cupola protettiva che da giorni agisce sul Mediterraneo è andata estendendosi verso nord. Terre settentrionali ove si scorge un altro campo di alta pressione, ma si tratta di una figura continentale, non certo calda, che pilota masse d’aria fredda in direzione della Russia europea. Le perturbazioni atlantiche, invece, trovando la strada sbarrata verso est, vanno a sfogare la propria collera in Atlantico, o ancora sull’asse franco-iberico e nord Africa.
Tentativi che non si riveleranno certo vani, l’opera erosiva si farà consistente da venerdì, quando un’area di Bassa Pressione proveniente dalle isole britanniche avrà modo di spronare la Francia, per gettarsi infine sui bacini occidentali peninsulari. Tempo in peggioramento, come vedremo successivamente, ma è interessante notare scenari marcatamente autunnali anche nell’ultimo scorcio di settembre.
Una perturbazione, quella del fine settimana, che potrebbe trovare sostegno nelle fredde correnti orientali, scavando un buco barico, o calo di pressione che dir si voglia, tale da richiamare sul Mediterraneo nuove perturbazioni. Analisi odierna che scruta ulteriori passaggi perturbati, persino più freddi della media, nel corso dell’ultima decade mensile.
Ma nel frattempo, farà caldo sino a venerdì:
Già, affinché si possa tirare un sospiro di sollievo dovremo attendere l’avvio del fine settimana. Giorni durante i quali registreremo un nuovo incremento caldo, frutto delle correnti meridionali che trarranno giovamento dall’area di Bassa Pressione in posizionamento sulla Francia. I venti, sud occidentali sulle regioni settentrionali, porteranno nubi a scorrere su bacini di Ponente, con graduale interessamento del nord.
Fin da oggi, ma ancor più da domani, rovesci e temporali si impadroniranno dell’arco alpino, poi delle Prealpi, ancora delle zone pedemontane ed infine delle pianura. Inizialmente farà caldo, umido, ma poi i valori termici inizieranno a calare, anche sotto i colpi delle piogge pomeridiane. Venerdì, le prime infiltrazioni oceaniche, daranno luogo ai primi contrasti termici anche al centro, con formazione di celle temporalesche, isolate, sull’Appennino centrale.
Le restanti regioni godranno di clima estivo, decisamente, le temperature massime varcheranno la soglia dei 35 gradi su diverse zone del sud e delle isole, in particolare sulla Sicilia. Perché in Sardegna giungeranno le prime nubi, sotto le spire di fresche correnti occidentali.
Sabato, il fendente perturbato si getta sul Mediterraneo:
Si giunge così al fine settimana. La giornata di sabato segnerà l’ingresso della perturbazione atlantica, un buco pressorio andrà a crearsi alle alte quote dell’atmosfera, ove l’aria sarà più fredda tanto da enfatizzare contrasti termici rivelanti. E sarà un crescendo perturbato, domenica si assisterà all’ulteriore spostamento orientale dell’area ciclonica, che nel suo movimento antiorario inizierà a richiamare aria fredda dai quadranti orientali. Rammentiamo infatti che sulle Russia europea agirà un nucleo Artico in grado di portare un primo vero raffreddamento stagionale.
Avvio di settimana dalle tinte autunnali, lo spostamento orientale perturbato avverrà, lentamente, da martedì tempo in miglioramento, ma il clima si manterrà fresco, le temperature potranno assestarsi su valori al di sotto delle medie stagionali.
Piogge, temporali, grandinate, insomma, ombrelli aperti:
Quanto si intuisce dall’analisi evolutiva precedente è un quadro perturbato e fresco, a conquista dell’intero territorio italico. La progressione temporale dei fenomeni seguirà la traiettoria ciclonica. Dapprima il nord, la Sardegna e le aree tirreniche.
Successivamente i rovesci, i temporali, persino le grandinate, viaggeranno rapidi verso sud e tra domenica e lunedì colpiranno un po’ tutte le regioni. V’è da dire che data la natura del raffreddamento, i contrasti termici che verranno a crearsi saranno notevoli, forse persino violenti. Tanto che, come detto pocanzi, non è escluso che possano esservi fenomeni grandinigeni.
E’ bene comunque ricordare che viviamo un periodo di transizione, normale che possano manifestarsi fasi di intenso maltempo. Ma va anche detto che stiamo vivendo un periodo eccezionalmente caldo, i mari sono più caldi del normale, il serbatoio africano potrebbe fornire il carburante necessario al forte maltempo.