Una seconda irruzione gelida ha colpito l’estremo Nord Europa, tra nord scandinavo, nord finnico e nord russo, tra il 16 e il 18 dicembre.
Le temperature sono scese nuovamente sotto i -30°C, questa volta non solo in Russia ma anche in Finlandia e Norvegia.
La temperatura più bassa, -31,8°C, è stata raggiunta a Verkhove Lotta in Russia. In Finlandia 5 località sono scese sotto i -30°C: Salla Naruska -31,1°C, Sodankyla Lotta -30,9°C, Muonio -30,6°C, Kuusamo Kiutakongas -30,5°C e Sodankyla Vuotso -30,4°C. In Norvegia Karasjok ha raggiunto -30,2°C.
Si tratta di valori nettamente inferiori alle medie del periodo ma anche nettamente superiori ai record.
Tutto questo freddo va però esaurendosi a causa di un ciclone nella zona delle Svalbard che sta portando aria ben più mite da sud, e non avrà alcun impatto sul resto d’Europa se non su parte della Russia.
Gran parte d’Europa è invece interessata da condizioni di caldo anomalo per il periodo.