Gli ultimi giorni hanno consegnato alle cronache meteo i primi veri segni di un inverno sin qui praticamente assente. Anzi, a far notizia le temperature abbondantemente sopra le medie, addirittura con fasi prettamente primaverili. Ma quanto accade ultimamente rappresenta la normalità della maturità stagionale, eppure anche un po’ di freddo, nella media, riesce a far notizia. Al di là delle normali esagerazioni mediatiche, và comunque sottolineata una buona “invernata”, con crollo termico e ritorno della neve sui rilievi, localmente anche a bassa quota.
Quella di ieri è stata la giornata che ha visto l’ingresso dell’aria fredda sul bacino del Mediterraneo, pur con qualche ora di ritardo. L’ampia depressione venutasi a creare tra il Nord Italia e l’Europa Centro orientale, ha richiamato le masse d’aria Artico-Marittima giunte sulla Francia e la Penisola Iberica, laddove le nevicate si sono rivelate spesso copiose anche in pianura.
Ingresso che avvenuto con forza dalla Valle del Rodano, generando una risposta perturbata piuttosto intensa. Temporali, forti raffiche di vento, grandinate, gragnola, neve alle basse quote: questi gli effetti. Insomma, non ci è fatti mancare nulla, anche se in tanti, a ragione, potrebbero paragonare tal tipo di peggioramento ad un ingresso freddo tardo autunnale o addirittura pre-primaverile.
La mattinata odierna è caratterizzata da temperature piuttosto basse, specie al Centro Nord, in pianura, collina e rilievi. Comunque lontani dalle isole di calore rappresentate dai grossi centro urbani. Deboli nevicate stanno interessando la Liguria, anche in prossimità del Capoluogo, la Lombardia, laddove proseguiranno timide precipitazioni anche a Milano, il basso Piemonte.
Nubi transitano anche al Nordest e sulla Romagna, laddove la neve potrà cadere anche a quote pianeggianti. Al Centro i assiste ad un lieve incremento delle temperature alla quota di riferimento di 850 hpa, mentre in quota permangono bassi valori. Condizioni ideali per nuove nevicate fino alla collina, come accaduto ieri su Sardegna, Toscana, Umbria, Marche e, seppure in misura minore, l’Abruzzo.
Si tratterà comunque di precipitazioni sporadiche, localmente di moderata intensità, in fase di parziale accentuazione durante le ore pomeridiane ma in attenuazione in nottata. Al Sud, invece, laddove il calo termico è stato meno marcato, avremo una recrudescenza dell’instabilità su Basilicata, Molise, Calabria Settentrionale, Puglia del nord, con piogge in pianura e lungo le coste, neve sui rilievi dai 1000 m in su.
Locali piovaschi potranno interessare anche la Sicilia, specie i settori Nord orientali e massiccio etneo, ma la neve cadrà soltanto oltre i 1500 m. Concludiamo con le temperature, attese in calo al Sud, pressoché stazionarie o in lieve aumento al Centro nord. I venti soffieranno con meno forza rispetto a ieri, tra il debole o moderato di direzione variabile.