Il predominio del campo d’alta pressione di matrice euro-atlantica si è ulteriormente consolidato sul Mediterraneo Centrale, se escludiamo l’influenza di una depressione nord-africana che continua a lambire la Calabria e le due Isole Maggiori. La distesa anticiclonica occupa anche parte d’Europa, costituendo un blocco al momento invalicabile non solo per le perturbazioni atlantiche, ma anche per le discese d’aria artica.
Dopo la scoppiettante fase vissuta nell’ultima settimana, ecco che quindi l’inverno si è di nuovo molto ammorbidito: i sentori del freddo, in queste situazioni di calma piatta, si percepiscono unicamente grazie alle inversioni termiche. Il freddo da inversione è una situazione tipica negli anticicloni invernali e così accade non di rado che le temperature notturne scendano su valori più bassi in pianura o sui fondivalle piuttosto che in alta montagna.
Ne abbiamo avuto una chiara dimostrazione nelle prime ore mattutine odierne, coincise con l’apice di questa parentesi anticiclonica che andrà a smorzarsi nei prossimi giorni. I valori sono infatti ulteriormente calati un po’ su tutte le zone interne pianeggianti del Centro-Nord, complici la serenità del cielo e il vento che si è andato a placare. Su quasi tutta la Val Padana le temperature sono scese sottozero, con picchi di -5°C nel novarese ed a Milano Malpensa. Valori molto rigidi anche sull’interno della Toscana (Firenze -2.4°C ed Arezzo addirittura -4.8°C).
Scenari estremamente diversi in montagna sulle Alpi, a quote attorno ai 2000 metri, dove i valori sono invece rimasti rigorosamente sopra lo zero (fra tutte, citiamo Paganella con +3.6°C e Passo Rolle con +1.5°C). Non solo le gelate da inversione: la persistenza e l’invecchiamento della figura anticiclonica hanno consentito il ritorno di banchi di nebbia in Val Padana e sulle conche appenniniche, a seguito dell’incremento dell’umidità nei bassi strati. Nell’ultimo periodo le nebbie sono state pressoché assenti per effetto del fluire di masse d’aria fredda e relativamente secca di provenienza orientale. L’alta pressione come detto non durerà a lungo, quindi non dobbiamo attenderci una prolungata fase di calma come quella che pareva interminabile fino a metà dicembre.