Splende il sole su vaste aree d’Europa
Osservare l’immagine satellitare odierna, riferita naturalmente alle prime ore del mattino, è quanto mai utile per identificare la possanza anticiclonica, cintura che si pone quale baluardo insormontabile a qualsivoglia perturbazione. Un sistema complesso, ottenuto dall’unione di due distinte figure stabilizzanti: quella europea, presente sui settori centro orientali del continente, quella nord africana, dal cuore caldo, il cui core s’è portato sul Mediterraneo meridionale.
I cielo sono sereni dall’Italia alla Germania, passando per la Polonia e giungendo sino all’Ucraina e Bielorussia. Per poter scorgere nubi significative bisogna sporgersi verso sudest, direzione Turchia, ove insiste una vasta circolazione depressionaria a carattere freddo. Oppure ad ovest, penisola iberica, ove gravita una Bassa Pressione che sino a qualche giorno fa determinava la presenza nuvolosa sino sullo Stivale.
Ma per poter osservare depressioni di un certo calibro bisogna muoversi in Oceano, o sul nord Europa, aree ove il flusso perturbato atlantico trova libero sfogo e determina condizioni meteo decisamente autunnali. Vedremo in seguito che se sino a ieri pareva profilarsi un abbassamento ciclonico verso l’Europa occidentale, oggi sembra che l’Alta Pressione possa opporre una strenua resistenza, tale da limitare l’affondo ad un blando passaggio instabile.
Conferme di bel tempo sino a giovedì
La previsione settimanale indica prevalenza di tempo stabile e soleggiato, tuttavia, come si diceva ieri, vi saranno momenti della giornata in cui il cielo non sempre sarà sereno. La notte ed il primo mattino, come accade nelle ultime 48 ore, si potrebbe osservare la formazione di nebbie e foschie. Soprattutto in Val Padana, ma anche lungo le coste e localmente nelle aree interne appenniniche.
Ad inizio settimana, cioè tra domani e dopo, sarà possibile un parziale aumento della copertura nuvolosa su alcune zone peninsulari. Si tratterà essenzialmente di copertura stratiforme, figlia di quel complesso depressionario che agisce tra la Spagna ed il Marocco. Sulle Alpi, potranno invece esservi degli addensamenti di un certo peso, tanto che non si esclude la possibilità di qualche locale rovescio.
Poi, mercoledì, prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Il campo termico non subirà sostanziali variazioni, le temperature, in risalita ancora di qualche grado, si attesteranno su valori al di sopra delle medie stagionali ed il clima sarà gradevole.
Attacco perturbato scandinavo destinato a fallire?
Se dovessimo comparare l’analisi odierna con quella di ieri, potremmo dire che il cambio circolatorio, dopo un tentativo sostanziale, sembra fallire. L’area di Bassa Pressione presente sulla Scandinavia tenterà si allungarsi verso sud, in direzione dell’arco alpino. Potrà dar luogo a qualche sporadico fenomeno al nord, in rapido scivolamento verso sudest.
Troverebbe poi la resistenza dell’Alta Pressione oceanica in estensione verso il centro Europa. Si avrebbe comunque un relativo calo della pressione sulle regioni centro settentrionali, il successivo scivolamento ciclonico verso i settori orientali del continente favorirebbe una rotazione dei venti dai quadranti orientali. Temperature in calo anche sull’Italia, con qualche fenomeno da instabilità al sud e isole.
Tra giovedì e sabato un po’ più di nubi ma scarsi fenomeni?
Si diceva dell’estensione depressionaria scandinava verso l’arco alpino. Or bene, ciò favorirà senza dubbio un aumento della copertura nuvolosa sulle regioni settentrionali, ad iniziare dal pomeriggio del giovedì. Nubi che potrebbero dar luogo a qualche sporadico fenomeno alpino, non si escludono isolati piovaschi su Piemonte e pianura lombarda.
La giornata successiva, che porterà allo scorrimento della depressione verso est, potrebbe invece proporci un passaggio instabile lungo i bacini nord orientali, con fase debolmente piovosa tra regioni settentrionali e centrali. Ad essere colpiti soprattutto i settori alto adriatici, ove non si escludono dei rovesci.
Infine il sabato, che vedrà l’ulteriore spostamento ciclonico verso est. La distensione dell’Alta Pressione oceanica lungo il centro Europa porterà le correnti a ruotare dai quadranti orientali, blande, fin sulle nostre regioni, con conseguente calo termico. Da segnalare residua instabilità su regioni meridionali e localmente sulle isole maggiori.
L’arco temporale che ci separa è ancora vasto, l’evoluzione resta incerta, crediamo possano servire ancora numerosi aggiornamenti prima di giungere ad una conclusione.