Riteniamo doverosa una premessa. Sebbene l’ipotesi del gelo imminente sia stata cancellata dalla nostra Penisola, crediamo sia importante focalizzare l’attenzione sulla Russia europea e successivamente sui Balcani. Avremo di certo una pesante ondata di gelo che potrebbe protrarsi nel tempo, anche grazie alla formazione di un robusto campo anticiclonico termico che interesserà vaste zone dell’Europa settentrionale, laddove avremo alta pressione al suolo ma un’attiva ciclogenesi in quota. Segno inequivocabile di un spiccata termicizzazione della suddetta figura.
L’evoluzione generale
Ecco allora che l’analisi a lungo termine propone uno scenario estremamente interessante: anticiclone termico, Vortice Polare scisso in due nuclei gelidi contrapposti (uno ad Est, l’altro ad Ovest), alta oceanica distesa sui paralleli dal vicino Atlantico verso il bacino del Mediterraneo. Ecco allora che si configura un periodo sostanzialmente stabile per la nostra Penisola, tuttavia estremamente diverso da quanto accaduto nell’ultima settimana.
Una fase relativamente più mite ma che si potrebbe rivelare del tutto transitoria. Si osserva infatti un progressivo indebolimento del ramo canadese del Vortice Polare, con suo spostamento verso Ovest, mentre l’Est europeo seguiterà a “congelare” sotto l’influenza di un poderoso anticiclone termico come da tempo non accadeva.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
A questo punto è facile ipotizzare uno scenario gelido e perturbato sui Paesi dell’Est, fin verso i Balcani e parte della Penisola Scandinava. Ma quel che più pare interessante è il graduale spostamento occidentale nonché indebolimento del Vortice Groenlandese. Sappiamo infatti come lo stesso abbia inibito, attraverso un’enorme attività depressionaria, la spinta dinamica verso Nordest dell’alta delle Azzorre nel medio termine, costringendola addirittura verso i paralleli mediterranei.
Ma pare che il tutto possa segnare solo un primo importante passo verso un nuovo tentativo meridiano dopo il 25 del corrente mese, quando l’anticiclone oceanico troverebbe strada libera per un poderoso ponte con l’alta termica Russo-Siberiana. Un gelido connubio che potrebbe muovere imponenti masse d’aria gelida verso Sudovest.
Ora, è chiaro che non è possibile, ad oggi, stabilire l’eventuale asse direzionale che lo stesso ponte potrebbe assumere, tuttavia la disposizione prossima dell’alta delle Azzorre lascerebbe supporre ad una traiettoria Atlantico-Gran Bretagna-Scandinavia. Se tale scenario dovesse concretizzarsi il Mediterraneo Centrale verrebbe interessato da una poderosa ondata di gelo, con chiaro coinvolgimento della nostra Penisola.
In conclusione
Preme sottolineare come il condizionale sia d’obbligo, così come lo fu la scorsa settimana. Di certo sono molti gli elementi che depongono a favore di una tesi marcatamente fredda, tuttavia le incognite, specie in meteorologia, sono sempre molteplici. Basta veramente poco affinché gli stravolgimenti dell’ultima ora ridisegnino uno scenario che appare quanto mai chiaro.