Le uscite modellistiche di questa mattina confermano l’imminente periodo di caldo anticiclonico che caratterizzerà l’intera settimana in corso e forse si spingerà ancora più in avanti. L’instabilità termoconvettiva sarà relegata ad un ruolo di secondo piano in genere sulle zone alpine, anche se temporali di calore potranno svilupparsi ancora in maniera localizzata sui settori appenninici, in gran parte per il forte riscaldamento diurno.
Lo sviluppo del promontorio anticiclonico nord-africano verrà incentivato dall’affondo di varie onde cicloniche, collegate all’attività depressionaria atlantica, in direzione dell’Atlantico Portoghese. L’inserimento delle saccature meridiane al largo della Penisola Iberica stimolerà con costanza la rimonta della cupola anticiclonica sub-tropicale, sinonimo di gran caldo sul nostro Paese e sul Mediterraneo Centrale.
La protezione della campana anticiclonica sarà un po’ meno forte al Nord ove pertanto l’instabilità avrà modo di manifestarsi in misura maggiore sull’Arco Alpino, con moti verticali convettivi meno inibiti dalla forte struttura di alta pressione. Non solo, le regioni settentrionali saranno a tratti lambite da innocue stratificazioni, collegate alle perturbazioni in transito sull’Europa Continentale.
L’elemento predominante di questo contesto anticiclonico diventerà il caldo, dovuto alla spinta di masse d’aria calde provenienti dall’entroterra sahariano. La crescita delle temperature sarà graduale, tanto che verso il week-end ci attende l’apice dell’ondata di caldo, che raggiungerà livelli notevoli rispetto alla norma del periodo, e tutta l’Italia piomberà in un contesto pienamente estivo. Da rilevare peraltro come il caldo sarà dovuto all’avvitamento anticiclonico, che comprimerà le masse d’aria verso il basso accentuando il riscaldamento. Sulle zone lontane dal mare si raggiungeranno i primi picchi termici degni del periodo più caldo dell’anno.
Se osserviamo le isoterme ad 850 hPa (il termometro per valutare in misura più concreta un’ondata di caldo), la crescita termica maggiore si avrà tra venerdì e sabato: le termiche supereranno i +15°C su numerosi settori della Penisola, mentre la +20°C è attesa giungere in Sardegna, maggiormente esposte alla lingua calda nord-africana in estensione dall’entroterra algerino.
Nel prossimo week-end l’onda ciclonica atlantica riuscirà a raggiungere la Penisola Iberica, ma non avrà la forza necessaria per penetrare ulteriormente verso est e pertanto tenderà ad isolarsi in loco, senza giungere a disturbare il nostro Paese, ma anzi garantendo la tenuta del dominio anticiclonico subtropicale probabilmente anche nella parte iniziale della prossima settimana.
Fidandoci delle previsioni a lungo termine elaborate dal modello con sede a Reading, solo a metà della prossima settimana si potrebbe avere un cedimento della pressione sul cuore del Mediterraneo per il tentativo più deciso di una nuova onda ciclonica in arrivo dal Vicino Atlantico. Queste considerazioni fanno dunque riferimento ad un periodo ancora troppo distante, ma altri modelli di previsione anticipano, alla fase iniziale della prossima settimana, questo possibile cambiamento. In linea generale, pochi sono invece i dubbi sul progressivo rinforzo dell’Anticiclone in questa settimana, la quale sarà con ogni probabilità molto calda più calda rispetto ai parametri tipici di questo periodo.