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Alta pressione in Scandinavia? Estate mediterranea spesso in crisi

di Giovanni Staiano
02 Lug 2009 - 17:36
in Senza categoria
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Due esempi di anticiclone scandinavo, riferiti al 10 agosto 2002 e al 9 giugno 1992. Nel primo caso la
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Gli addetti ai lavori chiamano Scan+ l’anomalia pressoria positiva sulla regione scandinava. Si tratta di una figura di alta pressione dinamica, quindi con cuore caldo e geopotenziali elevati. Abbastanza frequente nel semestre freddo, quando spesso ha caratteristiche ibride (avendo cioè in parte anche carattere termico, traducendosi il blocco della circolazione in un progressivo raffreddamento dell’area sede dell’anticiclone) ed è favorevole a ondate di freddo sulla nostra penisola, in estate è più rara, ma è la figura barica che ha interessato il continente europeo durante l’ultima decade del mese di giugno appena trascorso, favorendo così il tempo perturbato e fresco avuto in Italia e in varie altre parti del centro e sud europeo, per i motivi che andremo a spiegare.

Quando un centro di alta pressione si stabilisce ad alta latitudine, sulla parte settentrionale del nostro continente, si ha un blocco della circolazione zonale, quella che normalmente scorre da ovest ad est lungo i paralleli. Questa azione bloccante alle alte latitudini provoca sull’Europa centrale e talvolta anche su quella meridionale, una circolazione retrograda, in cui le masse d’aria si spostano da est verso ovest, sul lato orientale della classica struttura “a omega”.

Se la struttura anticiclonica perde completamente la sua “radice” alle basse latitudini, con la omega che si assottiglia fino a scomparire (la cella altopressoria scandinava si isola), la situazione si complica ulteriormente, visto che sul “bordo” inferiore della struttura altopressoria scorrono, interferendo tra loro, sia le correnti da est che quelle da ovest. L’aria relativamente fredda che giunge da est-nordest può avere effetti diversi sul nostro paese, investendo in genere più direttamente le regioni adriatiche e quelle meridionali, ma se riesce anche ad aggirare le Alpi e sboccare sul Mediterraneo dalla “porta” del Rodano, i temporali possono formarsi sul Golfo del Leone e trasferirsi verso le regioni tirreniche.

Con questo tipo di circolazione, qual’è la caratteristica della massa d’aria che viene trasportata verso le nostre regioni? Solitamente l’estrazione è artico-marittima, ma spesso subisce un riscaldamento, a causa del suo transito sulla superficie continentale dell’Europa orientale. In inverno, sull’est Europa, nei bassi strati ristagna in genere aria molto fredda, con frequente inversione termica, mentre in estate ovviamente tale effetto non è presente e il passaggio sulle pianure russe e finniche, che d’inverno si traduce in un raffreddamento della massa d’aria costretta ad aggirare l’anticiclone scandinavo, nella stagione calda la porta invece a riscaldarsi. L’aria che scorre sul bordo orientale dell’alta scandinava rimane comunque piuttosto fresca anche in piena estate.

Un esempio significativo di Scan+ estivo è quello dell’agosto 2002, durante la quale il nostro Paese è stato spesso interessato da pioggia e fresco, con neve a quota relativamente bassa sulle Alpi. Mentre l’estate mediterranea latitava, nel nord Europa gli scandinavi e i turisti in vacanza (tra i quali c’era anche il vostro redattore) si crogiolavano sotto un caldo sole e i giornali titolavano a 9 colonne sui record di caldo. I 24,3°C toccati, in Norvegia, il 20 agosto a Bodo (67,2°N) e i 27,6°C di Trondheim lo stesso giorno (ma ben 30,2°C il giorno prima) non sono stati affatto casi isolati in quel periodo.

L’alta scandinava dell’agosto 2002, ha avuto temporaneamente caratteristiche differenti, essendo infatti radicata alle latitudini più basse sull’Europa orientale piuttosto che su quella occidentale. In questo caso lo Scan+ non convoglia affatto correnti orientali verso l’Italia, ma il nostro paese è comunque sottoposto, soprattutto il centro-nord, al rischio di maltempo. Le correnti occidentali, infatti, sono forzate a scorrere “sotto” al bordo dell’alta scandinava, ma la depressione che ne consegue sull’Europa centrale, che coinvolge anche il centro-nord Italia, non riesce a evolvere verso est per il blocco balcanico. Questa situazione fu all’origine del persistente maltempo sull’Europa centrale intorno al 10-11 agosto 2002, con le devastanti alluvioni che interessarono soprattutto Germania, Repubblica Ceca ed Austria.

Altro esempio significativo il giugno 1992, un inizio estate travagliatissimo per il nostro paese, interessato da frequenti episodi fortemente perturbati, mentre le televisioni ci portavano le immagini dei Campionati Europei di Calcio, in Svezia, baciati da un sole luminoso anche nelle partite in notturna, nei giorni vicino al solstizio estivo.

Un’altra situazione di Scan+, questa però non apportatrice di maltempo sull’Italia, è quella in cui il cuneo scandinavo ha la sua radice proprio sul nostro paese. In questo caso la struttura a omega ha le depressioni ai lati centrate a ovest tra Isole Britanniche e Francia atlantica, a est sulla regione carpatico-danubiana. Una situazione di questo tipo si ebbe ripetutamente nell’agosto 1997, un mese termicamente da primato in Danimarca, dove anche in quel caso chi scrive fu testimone diretto dell’evento e del conseguente affollamento delle spiagge e dei tavolini di caffè e ristoranti all’aperto strapieni di gente fino a tarda ora. Ricordiamo che la media dell’agosto 1997 fu, a Copenaghen, 21,0°C, ben 4,7°C oltre la media 1961-90.

Un’altra situazione di Scan+ interessante è, appunto, quella dell’ultima decade di giugno del 2009, quindi entriamo nella cronaca. Anche questo episodio di anticiclone scandinavo è coinciso con eventi alluvionali nell’Europa centrale, mentre Svezia e Norvegia hanno visto il termometro superare diffusamente i 30°C (per esempio, 31,3°C a Oslo e 31,2°C a Goteborg domenica 28 giugno).

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