Come detto e ribadito in molte occasioni, pur trattandosi di una struttura anticiclonica tipicamente estiva avrebbe palesato enormi difficoltà a spingere i termometri verso quei valori “spettacolari” raggiunti ad esempio in Francia e in Spagna. Le masse d’aria calda contenute al suo interno si stanno caricando d’umidità al contatto coi nostri mari e i venti in rotazione da ovest ne enfatizzano gli effetti.
Si spiegano così i frequenti annuvolamenti che stanno coinvolgendo molte regioni d’Italia. Trattasi di nubi basse, spesso banchi di nebbia o foschie. In altri casi sono dei veri e propri annuvolamenti marittimi, come ad esempio in Liguria e sulle coste tirreniche. Fatto sta che il sole, che teoricamente avrebbe potuto splendere indisturbato, sta subendo degli intoppi. In alcune zone avrà persino difficoltà a far capolino nelle ore più calde, come sulla Riviera Ligure.
Sotto l’aspetto termico registreremo qualche piccola variazione, orientata perlopiù verso ulteriori rialzi. Aumenti che si manifesteranno soprattutto sulle regioni adriatiche, complice la blanda circolazione favonica conseguente ai venti occidentali in scivolamento lungo i pendii appenninici. Le massime più alte dovrebbero riguardare la Puglia Garganica, dove presumibilmente si sfioreranno i 30°C. Ma punte di 27-28°C coinvolgeranno i litorali adriatici: dalla Romagna in giù. Trattasi di valori termici superiori alla norma ed anche sulle rimanenti regioni dovremo attenderci temperature più alte delle medie stagionali.
Ovviamente dal punto di vista precipitativo non cambierà nulla. Siamo in regime anticiclonico ed attendersi piogge o fenomeni di altro genere è impensabile. Al più potrebbe scapparci qualche pioviggine sulle coste liguri, laddove gli annuvolamenti stazioneranno per più tempo mostrandosi ben più tediosi che altrove.