Che lo si voglia o no, è Inverno:
è inutile, ogni volta, arrabattarsi su discussioni del tipo “qui fa freddo, qui invece no” o ancora “nevica più al Sud che al Nord”. Rammentiamo a tutti che l’Italia è un Paese disteso su un migliaio di chilometri in latitudine e per di più circondato dal mare o protetto dalle Alpi. E’ inevitabile che le condizioni meteo cambino a seconda dell’area geografica considerata. Difficilmente si vengono a creare situazioni di tempo simile tra le regioni del Nord e del Sud. Tranne in eventi del tutto eccezionali. Ed allora, che l’irruzione ci abbia portato l’Inverno è fuor di dubbio. Pensiamo alle gelate in Val Padana, forse non sono una peculiarità della stagione invernale? Oppure alle nevicate a quote collinari in varie regioni del Centro Sud. Isole comprese. Se non è Inverno questo… spesso ci si scorda che l’Italia non è la Scandinavia. Tanto meno la Siberia.
Le sorprese Natalizie:
la circolazione fredda, pur dirottata di svariati chilometri verso est, continua ad interessare l’Europa centro orientale. L’avanzata dell’Alta Pressione delle Azzorre, supportata alla base da una evidente matrice subtropicale, sta incontrando enormi difficoltà ad affermarsi. Difficoltà che verranno messe in luce nelle giornate Natalizie, quando un’altra rapida incursione d’aria fredda creerà i presupposti per bianche sorprese su parte del Centro Sud. Il freddo durerà sino a Santo Stefano, poi dovrebbe lasciarci.
Arriva in aiuto il Vortice Polare:
sappiamo che se il primo assaggio invernale ha avuto strada libera verso il Mediterraneo è perché la trottola gelida Polare ha tirato un po’ il fiato. A seguito di una temporanea ondulazione Pacifica, il Vortice è stato costretto ad un rallentamento e il getto alle alte quote ha subito una profonda ondulazione. Esauriti i disturbi, eccolo pronto a pigiare sull’acceletore. Siamo in procinto di un ricompattamento del Vortice Polare, che costringerà l’Anticiclone oceanico ad uno schiacciamento sui paralleli. La prossima settimana, quindi, prevediamo un ritorno in grande stile del bel tempo e le temperature – ancora una volta – si porteranno al di sopra della norma.
Alcune sostanziali modifiche:
i centri di vorticità principale, del Vortice Polare ovviamente, dovrebbero spostarsi. Nelle scorse settimane lo osservammo in piena forma tra la Groenlandia e la Penisola Scandinava, mentre la prossima è probabile uno spostamento del core principale verso la Russia e la Siberia.
Possibili ripercussioni:*
nel graduale spostamento verso est, l’Alta delle Azzorre potrebbe trovare un varco verso nord nel quale infilarsi. Niente di eclatante, sia bene inteso, ma potrebbe essere il preludio ad un’altra rapida incursione d’aria fredda sul finire dell’anno. E’ soltanto un’ipotesi, ma dobbiamo tenerla in considerazione perché apparsa in alcune corse dei più autorevoli Modelli di previsione.
Interessanti prospettive ad inizio anno:
stiamo monitorando attentamenti i cosiddetti “indici teleconnettivi”, ovvero tutta una serie di parametri climatici che consentono di tracciare linee evolutive a carattere stagionale. Or bene, nelle ultime 24 ore sono apparsi importanti segnali circa un riscaldamento repentino che dai piani bassi atmosferici potrebbe espandersi verso quelli più alti. Il ché significa, in soldoni, che il Vortice Polare potrebbe essere destabilizzato al punto tale da gettare le basi per una separazione dei nuclei principali. Al momento è soltanto un’ipotesi e ci sarebbe da valutare se l’eventuale separazione sarebbe parziale o totale. Cambierebbero, di molto, le prospettive per il prosieguo della stagione invernale.
Focus: evoluzione sino al 03 gennaio 2012
L’afflusso d’aria fredda registrerà una temporanea interruzione nella giornata di venerdì, quando la propaggine orientale dell’Alta delle Azzorre invaderà gran parte della Penisola. Contemporaneamente si esaurirà l’azione perturbata che sta coinvolgendo le regioni Meridionali, che quindi godranno di una pausa di bel tempo. Si tratterà di una breve tregua, destinata a soccombere durante la Vigilia di Natale per mano di un altro impulso d’aria fredda. Stavolta sarà rapido e scivolerà verso sud nella giornata Natalizia. Tornerà il freddo, più pronunciato nelle regioni Adriatiche ove la neve potrebbe cadere anche in collina. Freddo che insisterà sino a Santo Stefano, ma che poi ci abbandonerà a favore di un rialzo termico sin troppo forte.
L’ultima parte dell’anno potrebbe essere caratterizzata dal consolidamento dell’Anticiclone. Bel tempo e temperature in rialzo ci accompagnerebbero sino al Capodanno, pur non escludendo la possibilità che tra il 29 e il 30 Dicembre possa concretizzarsi quell’ipotesi concernente una piccola incursione d’aria fredda proveniente dalla Scandinavia.
Evoluzione sino al 08 gennaio 2012
Nella prima settimana del nuovo anno, invece, si potrebbe verificare un considerevole cambio circolatorio che potrebbe condurre all’indebolimento del Vortice Polare. Un buon viatico per una seconda parte invernale più soddisfacente.
In conclusione.
L’Inverno si prenderà una pausa, ma è sbagliato darlo per sconfitto così in fretta. Siamo appena agli esordi stagionali e le occasioni per freddo e neve siamo certi che non mancheranno.