Tra Alta delle Azzorre e Vortice Polare:
la contesa s’è svolta nei mesi di Dicembre e Gennaio, lasciando l’Italia ai margini di una circolazione perturbata in transito a nord delle Alpi. La siccità, su molte regioni, ha rappresentato e continua a rappresentare una piaga di difficile risoluzione. Viene da chiedersi quand’è che l’Anticiclone oceanico deciderà di levare le tende. Al momento, osservando le varie proiezioni modellistiche, non sembra averne la minima intenzione. E’ anche vero che non appena il Vortice Polare tirerà un po’ il fiato si potrebbero riaprire interessanti prospettive invernali.
Temperature in graduale rialzo:
stiamo assistendo ad un progressivo aumento termico. Un lento ritorno alla normalità e la prossima settimana, se dovesse realmente concretizzarsi la rimonta anticiclonica, si potrebbe tornare di qualche grado al di sopra della media di riferimento.
Inverno al capolinea?:
Beh, Marzo incombe e con esso la Primavera. Primavera che dal punto di vista della meteorologia comincerà il 1 del mese, ma per quel che concerne l’astronomica avremo un altro mese di pieno Inverno. Viene da domandarsi se le dinamiche atmosferiche saranno tali da incentivare più di un semplice colpo di coda stagionale. Al momento, considerando alcuni parametri climatici, ci sentiamo di dar credito alle ipotesi espresse in altri editoriali e concernenti il ritorno del gran freddo verso le nostre latitudini.
Più di un semplice rigurgito:
siamo abituati a definire i ritorni di fiamma invernali come “colpo di coda”. Ma spesso ci si scorda che il mese di Marzo, per antonomasia “pazzerello”, riserva sovente ondate di freddo che nulla hanno da invidiare alle incursioni dei mesi precedenti. Considerando che il Vortice Polare, pur in temporanea ripresa, è destinato ad una naturale decadenza, è probabile che a breve osserveremo apparire nei modelli interessanti scenari votati a profondi e incisivi scambi meridiani.
L’Anticiclone Russo-Siberiano:
è interessante notare come la possente struttura termica resterà affacciata sulla parte più orientale del Continente Europeo. Non è da escludere, quindi, che qualora l’Alta delle Azzorre trovasse strada libera verso nord – appena il Vortice Polare avrà perso vigore – possa spingersi in quella direzione e provare a riproporre un disegno barico simile alle scorse settimane.
Focus: evoluzione sino al 01 marzo 2012
Nel weekend assisteremo ad un peggioramento meteo che dal Nord si estenderà gradualmente alle regioni Meridionali. L’ondata di maltempo sarà causata da un affondo del Vortice Polare sul Centro Europa e parte del Fronte Artico riuscirà ad espandersi nel Mediterraneo con conseguente formazione di un’area di Bassa Pressione tra il Mar Ligure e il Mare di Corsica. L’area perturbata dovrebbe insinuarsi all’interno dell’Alta delle Azzorre, sino ad evolvere in goccia fredda a ridosso del nord Africa. Va detto che un po’ d’aria fredda si propagherà al Nord Italia, causando la caduta di neve a quote piuttosto basse.
L’Anticiclone delle Azzorre ricucirà lo strappo piuttosto rapidamente e fin da metà della prossima settimana assisteremo ad un generale miglioramento. Miglioramento che potrebbe accompagnarci a fine mese e le temperature portarsi su valori un po’ al di sopra della media stagionale.
Evoluzione sino al 06 marzo 2012
La prima settimana di Marzo, poi, pare orientarsi verso condizioni prettamente invernali. La spinta verso nord dell’Alta delle Azzorre potrebbe mettere in moto una possente irruzione Artica il cui obbiettivo sembra essere rappresentato dal Mediterraneo centro orientale. In seguito non è esclusa una chiusura anticiclonica verso nordest con reiterazione e recrudescenza del freddo.
In conclusione.
Più che un ritorno a condizioni anticicloniche persistenti, assomiglia ad un voler tirare il fiato da parte delle figure che fino all’altro ieri causavano condizioni di gelo e neve su mezza Europa. Italia compresa.