L’evoluzione generale
È da giorni ormai che seguiamo con attenzione i movimenti dell’alta pressione delle Azzorre, sempre più protagonista, nel bene e nel male, della stagione estiva 2005. Se in quest’ultimo periodo se n’è stata tranquilla in pieno Oceano, ecco che nell’immediato futuro pare abbia intenzione di spingersi verso Nord-Nordest, condizionando il tempo su buona parte dell’Europa Centro occidentale.
Dobbiamo però aggiungere nuovi elementi, determinati dalla possibile presenza di due distinte figure di alta pressione presenti alle alte latitudini continentali. Una in prossimità della Groenlandia, l’altra posizionata tra i Paesi Scandinavi e la Russia Europea.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Detto ciò gli effetti sulla nostra Penisola potrebbero essere differenti, almeno per quel che concerne le zone maggiormente interessate da un probabile calo termico e da possibili manifestazioni temporalesche, anche violente. Risulta infatti molto probabile un guasto intorno alla conclusione della prima decade del mese, già descritto peraltro nei gironi scorsi.
Ma gli effetti sopra descritti dipenderanno in larga misura dai movimenti stessi dell’alta delle Azzorre. Se ieri pareva certa la formazione di un ponte di alta pressione con l’anticiclone presente sui Paesi Scandinavi, oggi sembra invece che il ponte vada a formarsi con l’alta pressione presente sulla Groenlandia.
È chiaro che ciò in termini di tempo, potrà portare a conseguenze differenti rispetto a quanto mostrammo nell’analisi di ieri. Analisi nella quale facemmo riferimento alla possibilità che l’aria più fresca potesse sfilare l’arco Alpino sul suo bordo orientale, gettandosi in tal modo sulle regioni Adriatiche e sul Nordest. In tal caso avremmo avuto fenomeni lungo la dorsale Appenninica e sui rilievi orientali della Sicilia, con le regioni Tirreniche protette da un debole cuneo anticiclonico Oceanico presente sulla Spagna.
Ma se dovesse invece prendere corpo l’ipotesi prospettata oggi, si verificherebbe un ingresso irruente di aria Nord Atlantica dalla porta del Rodano, con l’attivazione (l’ennesima) di correnti nord occidentali. Ecco allora che le regioni maggiormente penalizzate risulterebbero quelle del settore Tirrenico, dove si avrebbe un calo termico sensibile e fenomeni di instabilità anche di violenta entità. Il tutto poi scivolerebbe verso Est, interessando in tal modo anche le restati regioni dello Stivale.
In conclusione
Dalle ultime analisi emerge comunque un elemento certo: il peggioramento del tempo intorno alla conclusione della prima decade del mese di agosto. Ora, non sappiamo ancora di preciso quali potranno essere gli effetti sulla nostra Penisola, o meglio, le zone che ne verranno maggiormente interessate. Ma possiamo ritenere molto probabili fenomeni temporaleschi che localmente potranno risultare violenti, con grandinate e colpi di vento. Ma per saperne di più rimandiamo i lettori ai prossimi appuntamenti.