Forti piogge hanno interessato il nord dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda tra martedì 13 e giovedì 15 dicembre. Decine di strade sono state interrotte, in particolare nella regione di Nelson. Centinaia di persone sono state evacuate per il rischio di smottamenti di terra dalle colline sovrastanti la città. Diverse frane e smottamenti si sono effettivamente verificati danneggiando seriamente almeno 50 abitazioni. A Nelson sono caduti 256 mm tra le 0 GMT del 13 e la stessa ora del 15 dicembre, con un picco di 58 mm tra le 12 e le 18 GMT di martedì 13. Nelle stesse 48 ore, 99 millimetri sono stati registrati a Westport, 113 a Hokitika. Le piogge più intense si sono verificate però a Takaka, con 423 mm in 24 ore.
Forti piogge anche sulle coste orientali del Queensland, nel nordest dell’Australia, in particolare nell’area intorno a Townsville, dove peraltro il trimestre dicembre-febbraio coincide con il “Big Wet”, ovvero con la stagione delle piogge. Tra le 9 am di mercoledì 14 e la stessa ora di giovedì 15 dicembre, ora locale, registrati 129 mm a Paradise Lagoon, 125 a Upper Major Creek Alert, 117 a Mutarnee Store, 114 a North Ward, 102 a Townsville Airport e Allingham Forrest Drive, 97 a Louisa Creek, 96 a Rooneys Bridge. Tra le 9 di giovedì e le 7 di venerdì, Paradise Lagoon ha registrato ulteriori 71 mm, ma le piogge più intense si sono spostate un po’ più a nord, con 151 mm a Cardwell Gap e 120 a Bilyana.
Precipitazioni intense, piovose sulle coste ma anche a quote di media collina, hanno interessato il sud della Norvegia mercoledì 14 ottobre. La pioggia è caduta accompagnata da forti venti dai quadranti occidentali, con raffiche che hanno superato i 100 km/h. Alcuni accumuli tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì: Sauda 51 mm, Takle 49, Kvamskogen 48, Ualand-Bjuland 42, Liarvatn 31.
In attesa di investire anche l’Italia venerdì, giovedì 15 dicembre forti venti hanno interessato molte regioni della Francia, in particolare le coste atlantiche e la Corsica. Alcune velocità massime di raffica in Corsica (dati aggiornati alle 18 GMT): Cap Sagro 135 km/h, Capo Corso 126. Nella Francia continentale: Cap Ferret 130 km/h, Brignogan 128, Penmarch e Pointe du Raz 122, Ouessant (in realtà una piccola isola presso la Bretagna) 113.
Forti piogge negli stati del Midwest (USA), in particolare tra Indiana e Illinois, zone in cui in questo periodo dell’anno è più facile avere blizzard nevosi che non veder piovere con temperature di diversi gradi sopra gli 0°C. Tra le 6 GMT di mercoledì 14 e la stessa ora di giovedì 15, 38 mm di pioggia a Peoria, 37 a Chicago/O’Hare, 33 a South Bend, 31 a Fort Wayne, 30 a Indianapolis. Chicago e Indianapolis hanno avuto estremi termici 5,0°/12,8°C e 6,1°/14,4°C, mentre le medie di dicembre sono -7,2°/1,1°C e -4,9°/3,6°C.
In Siberia, giovedì 15 dicembre il “duello” gelido tra Verhojansk e Ojmjakon, i due “poli del freddo” della Jacuzia, si è risolto a vantaggio del primo, con -49,2°C di minima -49,0°C. La prima stazione non siberiana è stata la mongola Tosontsengel, con una minima di -43,1°C. Ancora in Mongolia, da segnalare Rinchinlhumbe -40,1°C e Gandan-Huryee -40,0°C.
Temperature molto alte in Sudan mercoledì 14 dicembre, con massime 38,2°C ad Abu Na’Ama, 37,5°C a Damazine, 36,6°C a Gedaref, 35,3°C a Kassala. 33,4°C la massima nella capitale Khartoum, 31,0°C quella di Abu Hamed, nel nord del paese. Le medie delle massime di dicembre di Gedaref, Kassala, Khartoum e Abu Hamed sono 35,2°, 34,4°, 31,8° e 29,4°C. Molto caldo anche nel sud dell’Egitto, con 28,6°C ad Assuan e 26,0°C a Luxor, che hanno rispettivamente 24,2° e 24,4°C come media delle massime di dicembre.