Un forte peggioramento meteo sta per investire la Sardegna ed è allerta per temporali intensi. Il mese di ottobre è considerato fra quelli maggiormente a rischio per i potenti nubifragi che degenerano in alluvioni. Si tratta di eventi sempre più ricorrenti in Sardegna, con aumento dell’intensità dei fenomeni estremi.
Da non trascurare il contributo del riscaldamento marino dinanzi a queste alluvioni lampo sempre più frequenti. La Sardegna si trova al centro di un Mediterraneo, dove i dati dell’ultimo trentennio evidenziano un incremento della temperatura superficiale marina di 0,7°C.
La zona di Capoterra, nell’area vasta di Cagliari, è sicuramente quella maggiormente esposta da queste calamità naturali e lo dimostra anche il recente passato. Appena un anno fa, era il 10 ottobre, caddero quasi 500 mm di pioggia, in quella che fu un’alluvione distruttiva che colpì anche Assemini e il Sarrabus.
Risale al 22 ottobre 2008 l’altra alluvione dagli effetti ancor più tragici, con fulcro proprio a Capoterra. Nell’arco di appena 3-4 ore si riversò una tale quantità d’acqua ben superiore a tutti i precedenti eventi alluvionali, l’ultimo dei quali accaduto il 13 novembre 1999.
A Capoterra Poggio, fulcro del nubifragio estremo, non lontano dal Rio San Girolamo caddero ben 372 mm nell’arco di appena 3 ore, mentre a Santa Lucia di Capoterra si registrarono 276 mm. La furia del Rio San Girolamo travolse case ed auto, molte di queste ultime vennero trascinate come birilli fino in mare.
Il paesaggio fu completamente trasformato e purtroppo ben 4 persone persero la vita. Gli abitanti continuano ad avere paura ogniqualvolta piove un po’ più del normale, anche perché, a distanza d’oltre 10 anni, i tempi degli interventi sono risultati troppo dilatati a causa di lungaggini burocratiche.
Il nubifragio, seppure meno intenso, non risparmiò nemmeno Cagliari ed i paesi dell’hinterland, con picchi pluviometrici d’oltre 100 mm. Anche in questo caso la pioggia era caduta tutta assieme nell’arco di appena 2-3 ore.
Oltre alle conseguenze alluvionali, sulla zona del porto di Cagliari si registrarono non pochi danni per via di una tromba d’aria arrivata dal mare: il fenomeno vorticoso, accaduto attorno alle 9.10 mattutine, fu capace di capovolgere un bus nell’area del porto.
Danni si ebbero anche alla grande nave da crociera “Navigator of The Seas” attraccata nel porto. Quest’evento passò in secondo piano per via dell’alluvione, ma il tornado fu così violento da rompere le funi degli ormeggi, con vetri in frantumi su diversi balconi ed alle piscine sui ponti superiori.
L’oscillazione della nave dalla banchina rese peraltro inutilizzabili le passerelle. Non ci furono altri particolari danni su Cagliari, con la tromba d’aria che andò completamente a dissolversi spostandosi verso la vicina zona della stazione ferroviaria.