Grazie ai dati diffusi dal’ARPA Piemonte, siamo in grado di fornirvi i quantitativi di pioggia caduti nelle valli alluvionate del Piemonte. Si tratta davvero di quantitativi ingentissimi.
Nella parte alta del bacino del Tanaro le piogge hanno superato i 500 mm in tre giorni e i 300 mm nella giornata di ieri (dato tra parentesi), raggiungendo 571 mm (299) a Piaggia, 547 (346) a Ponte di Nava e 513 (304) a Briga Alta. Al Colle San Bernardo, sulle alture di Garessio, si sono raggiunti i 427 mm in tre giorni e 293 in 24 ore. Piogge intensissime anche più a valle: a Ceva si sono raggiunti 202 mm in 24 ore e oltre 300 in tre giorni. In tutta la zona dell’Alto Tanaro oggi le piogge sono fortunatamente cessate.
Nel Monregalese, riportiamo i dati del Rifugio Mondovì, a quota 1760 metri e dove oggi la neve ha preso il posto della pioggia. 339 i mm caduti in tre giorni, 155 in 24 ore.
Sempre nel cuneese, ma più a nord, precipitazioni straordinariamente abbondanti si sono registrate anche nelle valli prossime al Monviso (Alto Po). In questa zona ha piovuto molto anche oggi con cumulate oltre i 100 mm. A Barge, ad esempio, sono caduti 126 mm oggi, 383 ieri e 579 in tre giorni.
Dati simili nel bacino del Pellice (città metropolitana di Torino): ad Angrogna sono caduti 120 mm oggi, 329 ieri e 547 in tre giorni. Sempre nel bacino del Pellice cumulate importanti, tra 400 e 500 mm in tre giorni e tra 250 e 300 in 24 ore, anche a Praly e Massello.
Ancora più imponenti le precipitazioni più a nord, nelle Valli di Lanzo si superano addirittura localmente i 600 mm in tre giorni! A Viù il dato tocca i 613 mm, di cui 361 ieri e 162 oggi. E diverse altre località di queste valli hanno oltrepassato i 400 mm.
Nel Canavese (bacino della Dora), infine, si arriva a picchi di 450 mm in tre giorni nella zona di Traversella.
I dati qui menzionati ci dimostrano quanto siano state diffuse, forti e persistenti le precipitazioni in una vasta area del Piemonte occidentale, con le conseguenze che si sono poi prodotte su tutto il lungo corso dei fiumi Tanaro e Po e dei loro affluenti. Alle precipitazioni piemontesi bisogna poi aggiungere quelle liguri del versante padano, specie quelle del bacino della Bormida dove le cumulate nell’alta parte della valle sono state simili a quelle del Val Tanaro.
Considerata l’enorme quantità di pioggia caduta, i danni avuti sono stati relativamente limitati, e soprattutto rispetto al 1994 non si è avuta l’ecatombe di vite umane, segno che qualcosa in termini di prevenzione è stata fatta. Al momento risulta un disperso in Val Chisone, sempre troppo, ma nel 1994 le vittime furono decine.