Sono trascorsi 8 anni ed era il 22 ottobre 2008 quando la furia degli eventi si scatenò senza pietà su Capoterra, nel cagliaritano: nell’arco di appena 3-4 ore si riversò una tale quantità d’acqua ben superiore a tutti i precedenti eventi alluvionali, l’ultimo dei quali accaduto il 13 novembre 1999. A Capoterra Poggio, fulcro del nubifragio estremo, caddero ben 372 mm nell’arco di appena 3 ore, mentre a Santa Lucia di Capoterra si registrarono 276 mm. La furia del Rio San Girolamo travolse case ed auto, molte di queste ultime vennero trascinate come birilli fino in mare: il paesaggio fu completamente trasformato e purtroppo ben 4 persone persero la vita. Gli abitanti continuano ad avere paura ogniqualvolta piove un po’ più del normale, anche perché, a distanza d’ormai 8 anni, ben poco è stato fatto per mettere davvero in sicurezza il territorio. Inoltre il letto del fiume oggi, come allora, non è stato affatto bonificato.
Il nubifragio, seppure meno intenso, non risparmiò nemmeno Cagliari ed i paesi dell’hinterland, con picchi pluviometrici d’oltre 100 mm. Anche in questo caso la pioggia era caduta tutta assieme nell’arco di appena 2-3 ore. Oltre alle conseguenze alluvionali, sulla zona del porto di Cagliari si registrarono non pochi danni per via di una tromba d’aria arrivata dal mare: il fenomeno vorticoso, accaduto attorno alle 9.10 mattutine, fu capace di capovolgere un bus e soprattutto fece danni anche alla grande nave da crociera “Navigator of The Seas” attraccata nel porto. Quest’evento passò in secondo piano per via dell’alluvione, ma il tornado fu così violento da rompere le funi degli ormeggi, con vetri in frantumi su diversi balconi ed alle piscine sui ponti superiori. L’oscillazione della nave dalla banchina rese peraltro inutilizzabili le passerelle. Non ci furono altri particolari danni su Cagliari, con la tromba d’aria che andò completamente a dissolversi spostandosi verso la vicina zona della stazione ferroviaria.