Dopo le devastanti alluvioni del 2013 che causarono la morte di due persone, erano state eseguite opere per ben 1.8 milioni di euro al fine di salvaguardare la zona del santuario. A quanto pare i lavori non sono stati sufficienti e oggi Lourdes ha fronteggiato le inondazioni, dopo 72 ore di pioggia ininterrotta.
Il fiume Gave de Pau è uscito dal suo letto, minacciando la celebre grotta luogo di pellegrinaggio. Nella notte tra martedì e mercoledì il fiume ha raggiunto un livello di 2.5 metri, fortunatamente ben lontano dai 4.5 metri che erano stati registrati il 18 giugno 2013.
A distanza di 5 anni, la storia si è però ripetuta quasi identica. Il personale è entrato in azione già alle 3.00 del mattino per prendersi cura della grotta, con l’installazione di un sistema anti-alluvione composto da sacchi tubolari pieni d’acqua sovrapposti l’uno all’altro fino all’altezza desiderata.
L’accesso al santuario è permesso solo in parte. La direzione del Santuario, assieme alle forze dell’ordine, non ha potuto far altro che sbarrare i cancelli: la grotta è inaccessibile ai pellegrini, così come le piscine e le fontane dove da 150 anni si bagnano persone sane e malate per chiedere una grazia alla Madonna.