Inondazioni in Indonesia, come abbiamo già scritto su questo giornale e come hanno riferito anche i telegiornali. All’estremità ovest di Giava, l’osservatorio di Jakarta, la capitale, ha registrato 385 mm di pioggia da giovedì a domenica, mentre a Budiarto sono caduti 263 mm tra venerdì e domenica. Le piogge intense e persistenti hanno causato gravi alluvioni nel paese. Circa 200.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, 20 le vittime. Alcuni quartieri di Jakarta si sono ritrovati sotto 2 metri d’acqua, con conseguente paralisi delle attività (scuole, trasporti etc.).
Piogge intense hanno investito parte del Madagascar nei giorni scorsi. A Fianarantsoa, 107 mm di pioggia sono caduti da venerdì a domenica. Antananarivo, la capitale, ha registrato 79 mm sabato, quando Morondava ha visto cadere 96 mm e Toamasina 112.
Piogge torrenziali hanno interessato questa settimana parte della costa del Mar dei Coralli, nel Queensland, in Australia nordorientale. A Mackay, 453 mm sono caduti tra martedì mattina e domenica mattina. Nello stesso periodo, Townsville è stata alluvionata da 451 mm di pioggia, mentre Bowen ne ha raccolti 404.
Una intensa perturbazione centrata a breve distanza dalla costa di Terranova, Canada, ha generato venti da uragano a Cape Kiglapait tra sabato pomeriggio e domenica mattina. Il vento ha spirato per questo periodo con intensità tra 45 e 80 miglia orarie, ma con raffiche che hanno superato le 90 miglia orarie (145 km/h). La raffica più forte, registrata domenica mattina, ha raggiunto le 101 miglia orarie.
Venerdì scorso, 2 febbraio, la capitale del Bangla Desh, Dacca, è stata interessata da nebbia fitta, proprio nel giorno in cui milioni di persone cercavano di raggiungerla per partecipare alle manifestazioni del Muslim Festival Bishwa Ijtema. La fitta nebbia ha causato il caos nel sistema dei trasporti, sulle strade, nei traghetti ma soprattutto nel trasporto aereo. Molti viaggiatori sono quindi rimasti bloccati nei loro movimenti o sono giunti a Dacca in forte ritardo rispetto a quanto avessero programmato. Almeno 40 traghetti provenienti dal sud del paese e diretti al porto di Dacca sono stati cancellati. Al terminal dei traghetti Doulatdia, l’attività è stata del tutto sospesa tra venerdì notte e sabato mattina. Almeno 20 voli internazionali in arrivo allo Zia International Airport sono stati cancellati o sono atterrati con molte ore di ritardo. Sulle strade la fitta nebbia ha causato molti incidenti, con 24 morti e decine di feriti. La nebbia è stata causata da un’area di bassa pressione che ha richiamato nell’entroterra aria umida dal Golfo del Bengala. Anche Delhi e Calcutta, in India, hanno sofferto simili problemi di nebbia questa settimana. Dopo la metà della settimana, la situazione a Delhi è migliorata, mentre a Calcutta la nebbia ha causato seri disagi fino a sabato.
Una massiccia corrente d’aria artica, dopo aver raggiunto la terraferma della Siberia occidentale, con l’attenuarsi del flusso perturbato dell’Atlantico, è andata incontro a rapido raffreddamento. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, la temperatura ha così raggiunto un valore minimo di -36,9°C a Tazovskoe, -37,3°C a Salehard, -40,6°C a Muzi (massime rispettivamente -27,7°, -32,8°, -30,0°C). Nelle 24 ore precedenti, gli estremi termici di queste tre località erano stati: Tazovskoe -35,2°/-26,6°C, Salehard -30,2°/-23,0°C, Muzi -29,7°/-21,4°C. Vistoso il raffreddamento anche al di qua degli Urali, nell’estremo nordest della Russia europea, con gli estremi termici di Pechora, per esempio, passati da -22,4°/-14,6°C a -38,0°/-25,6°C.
Il ciclone tropicale Dora rimane in mare aperto, sulle acque dell’Oceano Indiano meridionale. Domenica mattina, l’occhio del ciclone si trovava intorno a 19°S 67°E, molto a est dell’isola La Reunion. Il vento soffiava fino a 110 miglia orarie, mentre la tempesta si muoveva lentamente verso sudovest, come dovrebbe continuare a fare nelle successive 48 ore, indebolendosi gradualmente.