Sono rari i Natali britannici al gelo, a causa della forza delle Correnti atlantiche che sono molto intense in corrispondenza del solstizio, rendendo spesso l’Isola piuttosto umida ma anche mite nel periodo Natalizio.
Ma ci sono, ovviamente, le dovute eccezioni, spesso in corrispondenza di inverni tra i più rigidi del passato, anche molto lontano.
Esaminiamo allora una lunga serie di Natali britannici rigidi intercorsi tra il XII ed il XIX Secolo.
Il primo gelido Natale di cui si abbia notizia è quello 1141: l’Imperatrice Matilda, assediata ad Oxford dal Re Stefano, scappò sopra il Tamigi gelato, la notte della Vigilia.
Nel 1150 altro gelido Natale londinese: il Tamigi venne attraversato da Carri e Cavalli, ed il freddo durò circa tre mesi.
Natale 1233: altra gelida festività, con il freddo che iniziò proprio il 25 di Dicembre e si prolungò fino al 02 Febbraio 1234.
25 Dicembre 1281: Di nuovo grande gelo che ebbe inizio proprio il giorno di Natale, e terminò ai primi di Febbraio.
Venne stabilito un traffico regolare sopra il ghiaccio del Tamigi, ed anzi, le masse enormi di ghiaccio ruppero 5 archi del London Bridge.
Natale 1407: Forse l’Inverno più rigido della prima metà dello scorso millennio, il gelo durò per 14 Settimane tra Dicembre e Marzo.
1564: Il gelo irruppe in Inghilterra il 21 Dicembre, gelando completamente il Fiume.
La Regina Elisabetta cominciò a venire giornalmente al Palazzo di Westminster camminando sopra il Tamigi gelato, dove, nel frattempo, si fecero grandi feste e banchetti.
Natale 1683 : trascorse al grande gelo anche il più freddo inverno inglese conosciuto.
Il Tamigi rimase gelato per 10 settimane consecutive, ed il Re Carlo 11° e la sua famiglia visitarono frequentemente il Fiume dove si tenne una prolungata “Fiera del Ghiaccio”.
Natale 1708: La più forte ondata di freddo che abbia colpito l’Europa nella seconda metà del Millennio, ebbe inizio in Inghilterra proprio la notte di Natale, sotto forma di una violenta bufera di neve, che seppellì ed uccise migliaia di pecore, mentre gli uccelli cadevano al suolo uccisi dal gelo.
Natale 1715: La festa di Natale capitò nel mezzo di una grande ondata di freddo, che ebbe inizio alla fine di Novembre, e terminò il 09 Febbraio.
Di nuovo, sul Tamigi congelato, si cosse un bue, e fu eretto addirittura un ristorante, dove cenavano diversi gentiluomini.
Natale 1739: Anche in questo caso, come nel 1708, uno dei più crudi inverni del XVIII Secolo iniziò sulle Isole Britanniche proprio il giorno di Natale, accompagnato da venti orientali fortissimi, e, nel corso del pomeriggio, la temperatura a Londra scese fino a -15°C.
Anche in questo caso il Tamigi gelò completamente ed a lungo, tanto che si costruì sul fiume una grande Fiera del Ghiaccio.
Nei giorni tra il 29 ed il 31 Dicembre 1739 il termometro scese fino a -22°C a Londra, ed a -27; -28°C in altre zone dell’Inghilterra Centrale.
Natale 1762: Continuò la tradizione di grandi ondate di freddo che irrompevano sulle Isole Britanniche proprio nel giorno di Natale.
Il freddo durò dal 25 Dicembre fino al 29 Gennaio 1763; il 31 Dicembre 1762, in un esperimento tenuto a Londra, un bicchiere d’acqua esposto all’aria aperta gelò in soli 6 minuti al punto da sostenere il peso di una moneta da 5 scellini; un bicchiere di vino porto gelò in due ore, ed uno di brandy in sei ore.