A inizio settimana, aria artica si è spinta attraverso le pianure canadesi verso le pendici orientali delle Montagne Rocciose, scontrandosi con aria molto più mite, discendente proprio dai crinali delle “Rockies”. Il vento caldo, con caratteristiche di foehn, che scende dalle Montagne Rocciose è detto localmente chinook, già mite in origine, viste le sue caratteristiche oceaniche. In alcune località ai piedi delle Montagne Rocciose, il chinook in questi giorni è sttao protagonista di variazioni termiche veramente notevoli, creando certo ai residenti notevoli difficoltà nella scelta dell’abbigliamento, come vedremo.
Lunedì pomeriggio il chinook ha raggiunto i 124 km/h al Waterton National Park, in Alberta. Impressionanti le variazioni termometriche registrate a Pincher Creek, sempre in Alberta. Situata a est del Crowsnest Pass, Pincher Creek, investita da freddi venti orientali, registrava alle 14 locali di lunedì 14°C sotto lo zero. 50 minuti dopo, con il vento ruotato da sudovest (raffiche a 52 km/h), la temperatura era salita a 3°C, 17°C di incremento in meno di un’ora. Nella notte tra lunedì e martedì, il vento mite sudoccidentale ha continuato a spirare, a tratti accompagnato da leggera pioggia. Martedì mattina, il termometro è salito sull’ottovolante. Alle 6 c’erano 5°C, con raffiche da WSW a 67 km/h, ma una irruzione improvvisa e impetuosa di aria fredda proveniente da est ha fato scendere il termometro a -7°C alle 6.49 (con raffiche da ENE a 50 km/h). 11 minuti dopo il termometro era risalito a -5°C, ancora con vento nordorientale, ma in pochi minuti le correnti sudoccidentali hanno ripreso il sopravvento, facendo salire la temperatura a 6°C alle 7.23 (un aumento di 11°C in 23 minuti!) e a 7°C alle 7.28. Era il canto del cigno delle correnti miti, che pochi minuti dopo hanno subito un nuovo assalto del “nemico freddo”, questa volta decisivo. Alle 7.46 il termometro segnava 4°C, alle 7.48 -7°C, 11°C di calo in soli 2 minuti! Alle 8.17 il termometro era sceso ancora, arrivando a -14°C, per poi calare ancora di qualche grado durante il resto della giornata.
Nella stessa area geografica, a Claresholm, lunedì sera si è registrato un incremento termico di 20°C in un’ora (da -15° a 5°C), ma poche ore dopo, nella notte, si è registrato un calo da 8° a -15°C, quindi di 23°C, sempre in un’ora. A Lethbridge, il periodo di prevalenza del chinook si è limitato a sole 5 ore, lunedì notte. L’arrivo del vento caldo ha fatto salire il termometro da -12° a 6°C in meno di un’ora, mentre al suo esaurirsi la temperatura è altrettanto bruscamente crollata da 6° a -14°C.
Violenti temporali hanno colpito parte del Sud America centrale tra martedì sera e mercoledì. Alcuni dei nubifargi più forti hanno interessato l’estremo nord dell’Argentina e parte di Paraguay, Uruguay e Bolivia . Fra le città argentine più colpite, Formosa e Las Lomitas, che tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì hanno registrato 223 e 107 mm di pioggia. Nello stesso periodo, 239 mm a Paysandu (Uruguay), 155 ad Ascencion de Guarayos (Bolivia), 103 ad Asuncion (Paraguay). Ascencion de Guarayos ha fatto registrare ulteriori 81 mm nelle 24 ore successive.
Passato il fronte temporalesco, un insolito freddo (ricordiamo che ormai è estate nell’emisfero sud) è calato sull’Argentina centrale e su parte dell’Uruguay. A Rocha, Uruguay, giovedì mattina il termometro è sceso fino a 5,0°C, mentre la media delle minime di dicembre è 14,4°C.
Nubifragi hanno interessato parte dell’isola indonesiana di Giava, con locali alluvioni, a inizio settimana. A Jakarta, capitale dell’Indonesia, oltre 1500 abitazioni sono state invase dalle acque. All’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta, che si trova a ovest del centro cittadino, sono stati registrati 231 mm di pioggia tra domenica mattina e mercoledì mattina.
Perturbazioni collegate al monsone di nordest stagionale hanno investito con piogge molto intense, spesso a carattere di nubifragio, parte del Vietnam. La città costiera di Hue è stata inondata da 500 mm di pioggia tra mercoledì mattina e giovedì sera, con un parziale di 437 mm in 24 ore. La media pluviometrica di dicembre è 254 mm.
Negli ultimi giorni, una intensa perturbazione ha portato piogge intense e neve in montagna nell’Europa sudorientale e in Turchia occidentale. Ad Alanya, per esempio, 193 mm di pioggia sono stati registrati tra martedì mattina e mercoledì pomeriggio, ora locale.