Il nuovo vortice perturbato di questo prossimo week-end, oltre ad essere il più intenso della serie, rischia d’essere anche il più prolungato. Raffrontando tutti i modelli matematici, pare ormai appurato come una rimonta anticiclonica azzorriana verso il Mar di Norvegia riuscirà a tagliare ad inizio settimana l’alimentazione del flusso fresco nord-atlantico: si determinerà così la tipica evoluzione a cut-off con il vortice di bassa pressione, colmo d’aria fredda in quota, intrappolato sul Mediterraneo.
Per questo motivo si avranno forti rovesci e temporali per diversi giorni, l’inizio settimana sarà compromesso in particolare al Centro-Sud. I due modelli principali, GFS ed ECMWF, concordano sull’ipotesi di un generale miglioramento a metà settimana per la traslazione del nocciolo ciclonico verso est, anche se sul Sud e sulle Isole resterebbero delle riserve con probabili condizioni un po’ instabili. Tuttavia questo miglioramento non appare ancora certo, in quanto se andiamo a scrutare l’evoluzione del modello canadese GEM si avrebbe l’insistenza del vortice depressionario tra Europa Centrale ed Italia anche nei giorni di metà settimana, come possiamo chiaramente intuire dalla mappa a corredo dell’articolo.
Insomma, non mancano le incertezze sulla reale capacità d’allontanamento del vortice, ma ad ogni modo sembrano mancare al momento le premesse per la realizzazione di un progetto anticiclonico a seguito della perdurante fase ciclonica. Gli stessi modelli GFS ed ECMWF, a seguito del miglioramento di metà settimana, indicano entrambi nuove sortite cicloniche dall’Atlantico entro il prossimo week-end di metà mese, ma verificheremo se queste indicazioni saranno o meno confermate.