ATLANTICO CHE NON DECOLLA – E’ un periodo autunnale piuttosto bizzarro: non sono infatti le correnti atlantiche a predominare, ma gli scambi meridiani favoriti dalla presenza ingombrante degli anticicloni continentali. Così, in questo contesto si verificano quei forti contrasti termici che abbiamo registrato in quest’inizio d’ottobre, con le condizioni ancora estive su parte dell’Europa Mediterranee contrapposte ad una precoce invernata che ha invece riguardato la Russia e le nazioni orientali del Continente. La spinta atlantica solo raramente riesce a bucare lo scudo anticiclonico trovando un varco verso il Mediterraneo: l’attuale fase perturbata sull’Italia deriva proprio da un tentativo andato a buon fine, anche se poi l’anticiclone più forte costringe queste incursioni perturbate all’isolamento in goccia fredda
IRRUZIONE FREDDA DIRETTA SULL’ITALIA? – Il coriaceo blocco anticiclonico euro-atlantico terrà chiusa la porta delle perturbazioni atlantiche, con la depressione isolata sul Mediterraneo che tenderà ad attenuarsi in loco. Gradualmente quindi l’anticiclone europeo riconquisterà anche l’Italia. Novità importanti però si intravedono nella parte centrale della settimana alle porte: un braccio dell’anticiclone euro-atlantico tenderà infatti a distendersi verso nord, allungandosi verso l’Islanda e la Groenlandia. Questa dinamica dovrebbe causare l’affondo di una saccatura ciclonica fredda sul lato orientale dell’anticiclone, che andrebbe così a sprofondare, sospinta dalle masse d’aria artico-marittime, verso la Scandiavia, Mare del Nord, Europa Centrale e forse anche l’Italia.