Trovarsi ai margini orientali della figura anticiclonica di matrice azzorriana, come sta accadendo ora, significa spesso essere esposti a discese d’aria fredda ed instabile nord-atlantica: un nuovo impulso giungerà giovedì e porterà all’approfondimento di una nuova depressione sui mari italiani che rinvigorirà il vento e l’instabilità già in parte presente. Sarà un’evoluzione ciclonica piuttosto rapida, con i fenomeni che salteranno quasi del tutto il Nord, per concentrarsi sul Sud. Non si tratta in assoluto di masse d’aria così fredde: l’inverno, quello vero, può dirsi concluso ed il gelo che staziona sull’Europa Orientale non appare in grado di sfondare verso il Mediterraneo.
Ci sarà comunque in gran parte d’Italia leggermente più freddo della media, almeno per qualche giorno ancora: in una prima fase, nelle prossime 36-48 ore, affluiranno correnti da nord-nord/est al seguito dell’impulso frontale, che in parte ci accomuneranno alle anomalie termiche negative più marcate dell’Europa Orientale e della Russia. La situazione inizierà a mutare in modo più incisivo nel corso del week-end e poi all’inizio della prossima settimana, momento al quale si riferisce l’ultima delle due mappe in basso: fra lunedì e martedì l’alta pressione sposterà il proprio baricentro sul Centro Europa, influenzando così maggiormente il contesto meteo dell’Italia che tenderà a stabilizzarsi.