L’elemento saliente a breve termine.
Il caldo si inizia a far sentire, soprattutto in quelle zone più lontane dall’azione mitigatrice del mare. Ma quell’umidità che rende la calura afosa, fornisce anche il carburante necessario ai temporali diurni che scuotono le aree interne. Inoltre, la porta balcanica stenta a chiudersi e altri refoli di aria fresca, inseriti però in quota, manterranno viva una certa instabilità anche nei prossimi giorni.
L’elemento saliente a medio termine.
In apertura abbiamo fatto riferimento ad un’onda ciclonica scandinava. Che significa? Semplice, dopo che l’Anticiclone attualmente presente avrà mollato la preda – rammentiamo che in questi giorni Paesi come la Finlandia e la Norvegia registrano valori termici nettamente oltre media – si creerà lo spazio per un crollo della pressione che coinciderà con la genesi di un’ampia area di Bassa Pressione alimentata da aria di origine Polare. Inizialmente dovrebbe estendersi verso l’Europa occidentale lambendo solo il nord Italia, poi la traslazione verso est potrebbe determinarne un posizionamento a ridosso dell’arco alpino, almeno con la parte avanzata, così che il tempo italico potrebbe divenire piuttosto fresco e nuovamente instabile.
L’elemento saliente a lungo termine.
La progressione ciclonica potrebbe concretizzarsi tra il 10 e il 15 del mese, poi seguirebbe, ma il condizionale è d’obbligo, un nuovo incremento della pressione.
Il trend a lungo termine:
I modelli lasciano intendere una rimonta anticiclonica di matrice oceanica, quindi calda sì, ma secca e complessivamente gradevole. Potrebbero permanere i soliti temporali diurni a ridosso dei rilievi, soprattutto a ciuntura del baluardo alpino.
Elementi di incertezza:
Ribadiamo il concetto di estrema incertezza previsionale allorquando a dominare le condizioni meteorologiche siano figure bariche disposte lungo i meridiani. Il che significa che la distribuzione delle Alte e Basse Pressione può variare da un momento all’altro, pochi chilometri di spostamento significano sovente netti stravolgimenti evolutivi. Nel nostro caso, basterebbe ad esempio che la saccatura scandinava si estenda più ad ovest per enfatizzare una potente rimonta anticiclonica subtropicale, oppure se si dovesse manifestare un cambio di traiettoria, tale da penalizzare il Centro Europa, ecco che fresco e temporali potrebbero raggiungere più celermente.
Fattori di normalità climatica:
Osservando attentamente i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari si evince il rialzo termico del breve periodo, ma appare altrettanto chiara l’altalena termica che, dopo il 10 Luglio, potrebbe addirittura portarci temperature al di sotto della norma stagionale.
Le precipitazioni subiranno un’attenuazione ad inizio della nuova settimana, ma solo al Centro Sud e nelle Isole. Rammentiamo che in questo periodo, quando si citano i fenomeni, ci si riferisce quasi esclusivamente a quei temporali pomeridiani che investono le aree antistanti i massicci montuosi. Temporali che invece potrebbero proseguire al Nord, ove si avrebbero i primi effetti del cambio circolatorio. Poi ecco nuovi rovesci farsi strada verso Sud, quindi in direzione delle restanti regioni peninsulari.
Focus: evoluzione sino al 14 luglio 2009
Il percorso meteorologico che ci condurrà all’inizio della prossima settimana proporrà condizioni di bel tempo estivo su buona parte della Penisola. Sole e caldo, afoso, saranno protagonisti assoluti, ma le nubi diurne reciteranno il ruolo di co-protagoniste, seguitando ad interessare i principali massicci montani con al seguito i temporali di calore. Poi, domenica e lunedì, aria umida oceanica giungerebbe al Nord con conseguente incentivazione dell’instabilità anche al piano e nei settori costieri.
A seguire, ecco che la proiezione meridiana della saccatura Scandinava potrebbe acuire il flusso di aria fresca e instabile verso le nostre regioni, ciò vuol dire che si potrebbe manifestare un sensibile calo termico e una ripresa temporalesca diffusa e localmente intensa.
Evoluzione sino al 19 luglio 2009
Una ferita che potrebbe avere ripercussioni per buona parte della seconda decade di Luglio, ciò nonostante l’anticiclone oceanica andrebbe a ricucire lentamente lo strappo ad iniziare dai settori occidentali dello Stivale.
In conclusione.
L’editoriale odierno pone l’accento sull’estrema dinamicità atmosferica che sta caratterizzando questo primo scorcio d’Estate. E’ bene tuttavia andarci cauti, gli stravolgimenti potrebbero essere dietro l’angolo. Ragion per cui ongi eventuale ipotesi peggiorativa andrà vagliata attentamente. Ricordiamoci che siamo nella Bella Stagione, è più facile che il tempo sia buono.