DEPRESSIONE SULL’OVEST EURPOPA – Un vasto campo anticiclonico abbraccia buona parte dell’Europa Centro-Orientale, contrapponendosi ad un’area di bassa pressione che si trova invece centrata sulla Penisola Iberica. Il dominio del campo d’alta pressione, d’estrazione sub-tropicale, è ben evidente dall’ampia area sgombra da nubi, fatta eccezione per le aree temporalesche sviluppatesi anche a causa del notevole calore. Ben diversa la situazione fra la Francia e Spagna, dove invece agisce la circolazione ciclonica nata da un affondo perturbato atlantico: un ammasso nuvoloso concentra la propria azione tra Spagna e Francia ed è proprio l’area pirenaica la più colpita dal marcato maltempo, con diluvi torrenziali e gravi situazioni alluvionali per effetto della fuoriuscita dagli argini dei fiumi in piena.
ITALIA IMMERSA NELL’ALTA AFRICANA – Dicevamo della depressione centrata fra la Francia e la Spagna, i cui effetti alluvionali sono anche esaltati dal repentino scioglimento della neve d’alta quota sui maggiori rilievi dei Pirenei, per effetto dei flussi d’aria calda risaliti nei giorni scorsi dal Nord Africa. In questa fase le correnti calde sahariane, incentivate dalla presenza della depressione, investono invece in modo più diretto l’Italia, dove i termometri sono ulteriormente saliti raggiungendo picchi di 37-38 gradi. Fra le città più calde figurano Firenze ed Alghero, con ben 37°. Il caldo atroce ha però favorito il contestuale svilupparsi di nubi imponenti nelle ore pomeridiane a ridosso della dorsale appenninica e sull’Arco Alpino, dove non sono mancati scrosci di pioggia che in qualche caso hanno smorzato la calura.