ATLANTICO SCATENATO: il tipo di tempo che stiamo registrando rientra a pieno titolo nella casistica meteorologica autunnale. Non fa freddo, ma piove. Piogge a tratti abbondanti, ma con criterio. Non abbiamo i disastri registrati in svariate occasioni passate e sulle Alpi cade abbondantissima neve. Diciamo che almeno dal punto di vista scenografico le montagne del Nord Italia hanno assunto vesti più consone al periodo. Altrettanto non si può dire dell’Appennino, che al contrario patisce l’aria troppo mite proveniente da ovest.
UN FINE SETTIMANA DI MALTEMPO: il lungo serpentone perturbato, ben visibile in qualsiasi immagine satellitare, continuerà ad apportare precipitazioni localmente abbondanti nel fine settimana. Venendo da ovest continuerà a penalizzare i settori occidentali e le regioni settentrionali, mentre le Adriatiche resteranno in ombra pluviometrica perché protette dall’Appennino.
PIU’ FREDDO LA PROSSIMA SETTIMANA: confermiamo una poderosa irruzione fredda sull’Europa occidentale e l’ingresso del freddo sui mari di ponente genererà un profondo Vortice di Bassa Pressione a ridosso della Sardegna. Andranno così a realizzarsi condizioni di forte maltempo un po’ ovunque, ma al Centro Nord potranno verificarsi nevicate a quote localmente basse. Il Sud, al contrario, continuerà a ricevere apporti d’aria mite dai quadranti meridionali ma qui potrebbero realizzarsi precipitazioni intense anche a carattere temporalesco.
IL TREND SUCCESSIVO: i modelli matematici di previsione dipingono scenari tipicamente primaverili. L’inserimento di un Vortice perturbato a ovest della Penisola Iberica potrebbe sospingere la calda Alta Pressione africana sul nostro Paese. Uno scenario che se confermato assumerebbe connotati tipicamente primaverili. Diciamo che l’ultima decade di febbraio potrebbe proporci contrasti termici tipici di fine stagione e non sono da escludere nuove ondate di maltempo magari supportare da aria un po’ più fredda d’estrazione nordica.