La circolazione ciclonica sul Centro Europa continua nella sua azione instabile, rinvigorita dal quasi avvenuto aggancio di una depressione giunta da ovest, legata a doppio filo con le vicende perturbate ondulatorie orchestrate direttamente dal Vortice Polare. Un lungo corridoio fresco perturbato si protende così dalle Isole Britanniche verso parte dell’Europa Centrale, mentre masse d’aria molto calde risalgono da sud in direzione dei settori orientali europei fino alle Nazioni Baltiche, ove la contestuale minore ingerenza anticiclonica sta favorendo un’accesa instabilità, la stessa che fino a ieri si è resa protagonista di temporali molto violenti tra il sud della Polonia ed il nord dell’Ungheria.
L’anticiclone mediterraneo ha elevato il proprio scudo a quasi tutta l’Italia e solo i settori alpini centro-orientali sono lambiti dal lembo periferico della circolazione instabile continentale. All’interno del dominio anticiclonico alle nostre latitudini, che si estende dall’Atlantico, è tuttavia presente un’insidiosa goccia fredda, con minimo in quota posto sullo Stretto di Gibilterra. Nonostante il limitato raggio d’azione, i temporali determinati da quest’area instabile sono risultati localmente molto violenti: è stata duramente colpita la zona di Cordoba, dove si contano purtroppo 3 vittime rimaste travolte nelle proprie auto da una piena improvvisa per le forti precipitazioni.
In Italia invece l’estate sta riprendendo quota, in quanto il relativo campo anticiclonico inizia ad essere alimentato da un parziale contributo di matrice sub-tropicale, che favorisce maggiore stabilità. Solo le regioni settentrionali restano un po’ nella via di mezzo tra la circolazione depressionaria continentale e l’alta pressione mediterranea. Come già detto, i disturbi instabili sono in genere limitati a talune aree alpine prossime al confine, ma in realtà anche le estreme zone orientali del Levante Ligure e parte della Toscana sono penalizzati dalla presenza di nubi irregolari di tipo medio-basso, convogliate da spifferi di correnti umide marittime sud/occidentali richiamate da un leggero minimo barico al suolo sul Mar Ligure. Questa stessa copertura nuvolosa è riuscita a produrre qualche episodica precipitazione da stau sui versanti montuosi interni tra le Alpi Apuane e la Garfagnana.