Piano piano il rischio della siccità, dopo aver spaventato il Settentrione italiano, sembra sempre più scongiurato.
Negli ultimi tre giorni, infatti, le perturbazioni del Nord Atlantico hanno rovesciato tanta pioggia e neve sulla nostra Penisola, e, in particolare, la neve in montagna, è proprio quella che garantisce il maggior apporto per le riserve idriche, in quanto le rimpingua con un lento percolamento delle acque sotterranee.
Nelle ultime 72 ore, la località più piovosa è stata quella di Pisa, in Toscana, con 73,2 mm, un quantitativo che è esattamente uguale alla media di Gennaio della città.
Questi millimetri sono caduti quasi interamente nella giornata di ieri.
Trieste segue a ruota con 45,2 mm, contro una media mensile di 71 mm, ed il non lontano aeroporto di Ronchi dei Legionari ha visto cadere 35,2 mm, e Treviso 29,0 mm.
31,6 sono i millimetri caduti a Brescia, ove la media pluviometrica di Gennaio è pari a 60 mm (ne è caduta, quindi, più della metà).
36 sono i millimetri caduti a Vicenza, ove la media pluviometrica è di 85 mm.
Molta la pioggia in Emilia, ove sono caduti 38 mm a Bologna, 33 a Piacenza, 44 mm a Parma (le medie pluviometriche mensili sono state quasi uguagliate).
A Torino, ieri, sono caduti 27 mm, quando la media mensile è poco più su, circa 41 mm (e la precipitazione è stata quasi tutta neve, seppur molto bagnata).
Ma anche il Centro Italia ha avuto la sua parte di pioggia, tra ieri ed oggi.
A Campobasso, nella sola giornata di oggi, sono caduti 27 mm di pioggia (la metà esatta di una media di 55 mm), mentre a Napoli sono caduti in due giorni circa 30 mm di pioggia.
Notevole la pioggia di oggi a Pescara, con 35 mm, circa due terzi della media di Gennaio che è pari a 55mm.
Insomma, pioggia benvenuta, anche perché eravamo ormai abituati ad una lunga serie di inverni anticiclonici e siccitosi.