Ma è proprio vero che l’inverno non c’è?
Le alte pressioni invernali non sono un fenomeno così raro, semmai è più facile trovarle in una fase invernale più avanzata rispetto a dicembre.
Le ultime stagioni invernali si sono presentate spesso piuttosto fredde e perturbate nella loro parte iniziale, negli ultimi anni solo il dicembre 2011 è stato molto mite (e sappiamo cosa successe a febbraio).
Nel complesso negli ultimi inverni i periodi di alta pressione sono stati piuttosto limitati, negli anni ’90 erano molto più frequenti, per cui il ritorno quest’anno di un periodo anticiclonico così duraturo non rappresenta un’anomalia così marcata.
Questa fase di alta pressione ha inciso profondamente sulla presenza delle nebbie e delle inversioni termiche in pianura e nelle valli. Queste manifestazioni sono tipiche dell’inverno, le nebbie padane sono una sorte di marchio di fabbrica del clima di quella zona d’Italia, e in contesti perturbati, spesso ritenuti più tipicamente invernali, non hanno modo di verificarsi. Il ritorno di questo fenomeno ci dà un’altra indicazione su come la situazione attuale non sia così anomala. Lo stesso discorso vale per le pianure del Centro Europa.
A livello climatologico si evidenzia inoltre che al Nord Italia e nel Centro Europa, Alpi comprese, l’inverno è la stagione secca, ovvero quella in cui statisticamente piove meno (e non nevica molto). E’ nel clima mediterraneo, quello che l’Italia ha nella sua forma più tipica solo all’estremo sud, che l’inverno è la stagione delle piogge.
Causa nebbie ed inversioni termiche, c’è da rilevare che a livello di temperature questo mese di dicembre a bassa quota è all’incirca in media, e solo in montagna e in qualche zona costiera presenta anomalie termiche rilevanti.
Se analizziamo le anomalie termiche delle maggiori città italiane, scopriamo che Milano, Firenze, Roma, Bari, Palermo, Cagliari, Catania stanno avendo temperature nella media climatologica del mese, Bologna, Venezia, Torino e Napoli oltre la media nelle massime, ma in media o un po’ sotto nelle minime, l’unica città che sta avendo temperature notevolmente sopra media (circa 2,5°C) è Genova, che in regime di alta pressione, almeno nel suo tratto costiero, non risente delle inversioni termiche (in maniera anomala ne può risentire invece nei periodi perturbati).
L’uscita da questo periodo di alta pressione sembra garantito dalla forza delle correnti atlantiche, pilotate da un vertice polare sempre più invadente sullo scacchiere europeo: ovvero la vecchia e cara Depressione d’Islanda, di cui negli ultimi anni si erano un po’ perse le tracce.