Mentre sull’Europa occidentale si susseguono passaggi temporaleschi di forte intensità, nel cuore del Mediterraneo si boccheggia. L’affondo ciclonico in atto a ridosso del Portogallo sta imprimendo l’accelerazione decisiva, il ché si traduce in una maggiore vigoria dell’Alta Africana che al pari di un coltello rovente sta trafiggendo l’Italia come fosse burro.
Sotto il profilo termico dobbiamo aspettarci il peggio entro le prossime 36 ore. Grado dopo grado, le temperature si stanno stabilizzando su valori decisamente elevati. Inutile rammentare che si parla di termiche ben oltre le mede stagionali. E se ciò non bastasse, i tassi di umidità relativa – anch’essi in rialzo – rendono l’aria pesante e irrespirabile. In queste situazioni, ve ne sarete accorti, si suda anche solo stando fermi. O si ha il climatizzatore – da utilizzare peraltro con parsimonia – o si soffre.
Anche oggi, giusto per rimanere in tema, percepiremo più caldo. I termometri raggiungeranno punte di 38°C in molte città d’Italia. E non soltanto al sud, o nelle isole, solitamente le aree più penalizzate dalle incursioni africane. Anche alcune città padane dovranno sopportare valori simili, ad esempio in Emilia Romagna.
La ventilazione sarà debole, o a regime di brezza. Ma sarà bene non illudersi, perché anche se lungo le coste si attiverà il vento, il graduale riscaldamento della superficie marina non offrirà certo quel refrigerio di qualche settimana fa. Insomma, farà caldissimo. Punto e basta.
Per quel che concerne i temporali, beh, qualcuno riuscirà a svilupparsi e porterà attimi di fresco laddove andrà a colpire. Ad esempio sulle Alpi, ma anche nelle zone interne tra Marche, Abruzzo, Lazio, Molise e più occasionalmente in Calabria. Si tratterà di brevi scrosci di pioggia, magari accompagnati da qualche colpo di tuono ma destinati ad attenuarsi piuttosto rapidamente.
Segnaliamo, infine, la presenza di qualche annuvolamento marittimo – più sporadico rispetto a ieri – sulle coste liguri, del Cilento e della Calabria tirrenica.