Sembrano le conclusioni di uno dei numerosi film catastrofici che, di questi tempi, stanno affollando le sale cinematografiche.
In realtà è uno studio climatico aggiornato da parte del MIT, Massachusetts Institute of Technology, che ha aggiornato i dati pubblicati nell’ultimo rapporto dell’IPCC, risalente al 2007.
Esso prevedeva infatti una “forbice” di aumento della temperatura, nel XXI Secolo, variabile tra i +2° e gli 11°C (gli estremi termici erano anche quelli più improbabili, mentre un aumento tra i +4 ed i +5°C era lo scenario ritenuto più attendibile).
Il nuovo studio, praticamente, raddoppia l’incremento termico considerato più probabile, portandolo a circa +9°C entro la fine di questo Secolo, valore difficilmente sopportabile dalla Società Umana, che potrebbe anche portare ad estinzioni di massa.
Per ottenere questo valore, sono stati impiegati oltre 400 applicazioni di un modello computerizzato che, a differenza di quelli passati, oltre a considerare i fattori naturali atmosferici, biologici ed oceanici, prende in considerazione anche lo stato di sviluppo della popolazione ed altri fattori economici.
E’ proprio l’introduzione di questi fattori a far salire così verso l’alto la curva delle temperature previste.
Secondo tali ricercatori, non esiste alternativa alla riduzione significativa delle emissioni dei gas ad effetto serra, per poter evitare queste catastrofi.
Inoltre, tali ricercatori pongono l’attenzione sul fatto che, maggiori sono le risoluzioni, e più va avanti la modellistica climatica, e maggiore sembra essere l’incremento termico previsto dall’introduzione dei gas – serra.
Si possono fare solo alcune critiche, a queste impostazioni modellistiche, la più ovvia delle quali riguarda lo sviluppo dei fattori economici, che, come ha mostrato a tutti la crisi globale degli ultimi due anni, possono essere assolutamente imprevedibili anche dal migliore dei modelli matematici.
In secondo luogo, forse meglio attenersi al tasso di crescita delle temperature avvenuto negli ultimi decenni, per poter fare delle proiezioni attendibili per il futuro.
Ad esempio, le temperature satellitari mostrano un tasso attuale di crescita termica di +0,13°C per decennio, il che corrisponderebbe a temperature di +1,3°C più elevate di adesso nel 2100.
I dati superficiali del NOAA farebbero ipotizzare, all’attuale tasso di crescita, una temperatura più elevata di circa 2°C entro la fine del Secolo, anche se attualmente il GW sembra essere in fase di stasi, non si sa quanto temporanea.
I modelli matematici, infine, non tengono conto né dell’incognita della variazione dell’attività solare, né delle nuove scoperte nel campo oceanografico che mettono in dubbio alcune sicurezze sulla circolazione generale nord atlantica.
Permangono, dunque, i motivi di incertezza generale, anche se i risultati di tali ricerche meritano comunque di essere pubblicati.