Anche mercoledì, Gustav ha colpito duramente Haiti. Dopo aver fatto landfall martedì sulla parte sud dello stato che occupa la parte ovest dell’isola di Hispaniola, Gustav si è indebolito mercoledì, scendendo allo status di tropical storm. La tempesta ha comunque portato piogge alluvionali e forti venti. Almeno 14 i morti, numerosi i feriti. Alle 15 GMT di mercoledì, Gustav era centrata a 18,8°N 74,0°W, accompagnata da venti sostenuti fino a 90 km/h. Nelle prossime ore, la tempesta si muoverà probabilmente verso ovest-nordovest, mantenendosi a sud di Cuba, ma non distante dalla grande isola caraibica, ed intensificandosi nuovamente. Su questa traiettoria, Gustav appare destinato a passare molto vicino alle isole Cayman, ma anche la Giamaica registrerà probabilmente piogge intense e venti forti. Molte le incertezze sulla traiettoria futura e sulla intensità che Gustav potrebbe raggiungere. Possibile che sfiori la parte occidentale di Cuba, attraversando il Canale dello Yucatan, dirigendosi poi nel Golfo del Messico, con obiettivo finale New Orleans, dove potrebbe impattare come uragano di categoria 3.
Oltre che ad Haiti, piogge intense sono cadute, per effetto del passaggio di Gustav, anche in Repubblica Dominicana, lo stato che occupa la parte est dell’isola Hispaniola. Fino a mercoledì mattina, Barahona ha registrato 246 mm. Si contano purtroppo almeno 8 morti anche in questo stato.
Nubifragi temporaleschi hanno inondato Città del Messico lunedì notte. Una repentina inondazione in un club equestre ha trascinato via, uccidendoli, almeno 60 cavalli e anche una persona, un uomo di 61 anni. I violenti nubifragi e i conseguenti allagamenti hanno anche causato gravi disagi al traffico su numerose arterie, anche importanti, della capitale messicana.
Piogge molto intense, collegate alla perturbazione Julio, già tempesta tropicale, hanno colpito tra lunedì e mercoledì il nordovest del Messico. Nello stato di Sonora, tra lunedì mattina e mercoledì mattina, ora locale, sono caduti 196 mm di pioggia, di cui 192 nelle ultime 24 ore, ad Empalme. La media pluviometrica di Empalme è, in agosto, pari a 76 mm, quella annua è 254 mm. Due morti, centinaia di evacuati, decine di villaggi isolati, gravi danni alle infrastrutture: questo il bilancio del passaggio di Julio in Baja California e Sonora.
La depressione tropicale 14W ha interessato mercoledì il nord della grande isola Luzon, nelle Filippine settentrionali. Mercoledì alle 18 GMT la depressione, in movimento verso nord-nordovest, si era allontanata dall’estremità nordorientale di Luzon e si trovava centrata a 19,4°N 122,4°E, sul Mar Cinese Meridionale, accompagnata da venti sostenuti fino a 55 km/h. Le previsioni indicano, per 14W, uno spostamento verso nord-nordovest che la porterebbe a sfiorare l’estremità meridionale di Taiwan intorno alle 0 GMT di venerdì. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 97 mm registrati ad Aparri, 68 a Tuguegarao.
Mercoledì ha fatto ancora molto più caldo della media climatologica in parte del Medio Oriente, in particolare intorno alla parte occidentale del Golfo Persico. In Iraq, 49°C la massima a Baghdad e Tallil. In Kuwait, 50,2°C la massima di Abdaly, 48,0°C a Warba, 47,3°C ad Al-Salmi. In Iran, nel sudovest del paese, Abadan 49,2°C (44,6°C la media delle massime di agosto), Ahwaz 48,8°C, Dezful 47,8°C. In Arabia Saudita, 48,0°C ad Al Qaysumah.
42,2°C la temperatura massima registrata ad Adana, nel sudest della Turchia, mercoledì. Tale valore è stato raggiunto in condizioni di bassa umidità (13%). Si tratta di una temperatura superiore di 11°C alla media delle massime di agosto. Caldo anche a Diyarbakir e Gaziantep, con 40,4° e 39,8°C di massima, circa 3° e 5°C al di sopra delle rispettive medie delle massime di agosto.
Nel sud del Giappone, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 145 mm di pioggia a Miyazaki, 81 a Fukue.