L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un graduale indebolimento anticiclonico in sede Mediterranea. Nel corso delle prossime 48 insisterà una circolazione ciclonica sul basso Mediterraneo, responsabile di piogge specie su isole maggiori ed estremo sud. A seguire si nota il parziale ingresso depressionario di matrice artico-marittima, figlio dell’estensione anticiclonica oceanica verso la penisola scandinava. San Silvestro e Capodanno all’insegna del freddo su molte regioni, con qualche fenomeno su regioni centro settentrionali e lungo settori Adriatici.
L’elemento saliente a medio termine.
La prima settimana del nuovo anno dovrebbe proporre condizioni meteo prettamente invernali. La causa è imputabile ad un’azione contrapposta tra aria gelida continentale, in scorrimento su Europa centro orientale, e aria mite oceanica, supportata da depressione in posizionamento sulla Francia. Il progressivo ingresso mediterraneo dovrebbe portare un peggioramento con rovesci diffuse e neve in montagna tra i 1000 m alpini e i 1300-1400 m appenninici.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il long range propone un parziale miglioramento per rinforzo del Vortice Polare in sede Groenlandese, con spinta anticiclonica oceanica verso est. L’alta pressione scandinava dovrebbe portarsi verso la Russia europea, termicizzandosi.
Il trend a lungo termine:
Non è da escludere che i warming stratosferici, ossia il riscaldamento di tal porzione atmosferica, portino ad un progressivo indebolimento del ramo polare canadese, con nuova espansione meridiana azzorriana in direzione dell’anticiclonico finno-russo.
Elementi di incertezza:
L’ultima settimana ha proposto non poche incognite a livello di Global Models. Appurata la formazione di una potente cellula anticiclonica scandinava, resta da valutare l’ingerenza atlantica verso il Mediterraneo.
Stante gli elementi a livello stratosferici non pare probabile un immediato indebolimento del ramo canadese, riteniamo pertanto che lo scenario proposto in precedenza, scontro tra masse d’aria di diversa estrazione, abbia elevate probabilità di riuscita.
Fattori di normalità climatica:
Le temperature sono destinate a subire un progressivo calo tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo. I valori si porteranno diffusamente al di sotto delle medie.
A seguire si dovrebbe avere un rialzo delle stesse, ma in prossimità del giro di boa mensile potrebbero registrarsi nuovi importanti cali. Le precipitazioni dovrebbero invece risultare copiose nella prima settimana del mese, perlomeno sulle regioni centro settentrionali.
Focus: evoluzione sino al 10 gennaio 2008
Tra la fine dell’anno e l’avvio del 2008 avremo un graduale peggioramento meteorologico, di chiaro stampo invernale. Una saccatura proveniente dall’Atlantico andrà a scontrarsi con aria fredda continentale, diretta principalmente sull’Europa centro orientale. Avremo precipitazioni diffuse al centro nord, abbondanti nevicate su Alpi e Appennino, i fenomeni andranno portandosi progressivamente verso sud.
Dopo l’Epifania si potrebbe invece avere un miglioramento meteo per espansione anticiclonica oceanica verso est, mentre in sede groenlandese si assisterà ad una ripresa ciclonica polare. Meteo che pertanto potrebbe proporsi stabile su gran parte delle nostre regioni.
Evoluzione sino al 15 gennaio 2008
L’ultimo step previsionale potrebbe invece disegnare scenari invernali maggiormente incisivi. Il Vortice Polare andrebbe in fase di indebolimento, permarrebbe l’alta pressione continentale in sede russa. LA circolazione atmosferica potrebbe proporre una inversione longitudinale, est-ovest, con probabili retogressioni gelide verso il territorio europeo. Da valutare i possibili effetti sulle nostre regioni.
In conclusione.
Permane quindi uno scenario meteorologico votato verso condizioni meteo invernali. Medio termine che sembra già delineato, tuttavia non escludiamo che possano esservi soprese anche a brevissimo raggio.