L’Alta Pressione è al capolinea:
ne avevamo parlato mercoledì, sottolineando come nebbie e nubi basse testimoniassero l’invecchiamento della struttura anticiclonica. Avevamo anche posto l’accento sugli spifferi d’aria umida da ovest, sintomo di una ripresa atlantica evidente. Ebbene, oggi questi segnali appaiono ancor più evidenti, in modo particolare l’intrusione umida sui mari di ponente.
Marzo pazzerello:
superfluo dirvi che il mese in corso è uno dei più dinamici dell’intero anno e non a caso ha la nomea che ben conosciamo. Statisticamente è capace di proporre anticipi di primavera in piena regola, così come colpi di coda invernali rilevanti. Ingredienti che risconteremo anche quest anno, considerando il meteo pregresso e il cambiamento futuro.
Tracollo termico:
ciò che emerge evidente, osservando le proiezioni termiche peninsulari, è la forte diminuzione delle temperature che precipiteranno anche di 10-12°C. Un vero e proprio tracollo, che ci consegnerà valori inferiori alle medie stagionali. Farà freddo, anche perché data la situazione termica di partenza la sensazione che percepiremo – ci si metterà anche il vento di Maestrale – sarà notevole.
Rischio fenomeni violenti:
purtroppo dobbiamo soffermarci nuovamente su tale possibilità, perché gli enormi contrasti termici suggeriscono un livello di guardia elevato. L’aria fredda scalzerà quella caldo umida, dando luogo a formazioni temporalesche presumibilmente intense. Non sono da escludere locali nubifragi e le prime pericolose grandinate. Tanto al Nord, quanto al Centro Sud seppur con tempistiche ovviamente diverse.
Il ritorno della neve:
neve che abbraccerà dapprima le Alpi, copiosa e a quota via via più basse – anche sotto i 1000 metri – dopodiché scivolerà verso la dorsale appenninica ed anche in questo caso la diminuzione delle temperature faciliterà la comparsa della neve sui 1000 metri di altitudine. Anche qualcosa meno nei settori appenninici settentrionali.
Focus: evoluzione sino al 03 aprile 2014
Il maltempo entrerà in scena domani e lo farà bruscamente a partire dal nord Italia, estendendosi nelle successive 48 ore in direzione delle regioni Centro Meridionali. Maltempo che insisterà presumibilmente anche la prossima settimana, a seguito di un altro ingresso perturbato. Le temperature caleranno molto e un ritorno in media potrebbe realizzarsi a partire da mercoledì prossimo.
Poche le variazioni a lungo termine. La situazione non dovrebbe mutare sino ai primi di aprile, con altre perturbazioni pronte ad approfittare della lacuna barica mediterranea.
Evoluzione sino al 08 aprile 2014
Condizioni d’instabilità potrebbero intrattenersi anche nella prima settimana di aprile, pur in misura inferiore all’ultima decade di marzo.
In conclusione.
Marzo pazzerello, lo sappiamo e lo si è già detto, ed anche quest anno seguirà i canonici standard meteorologici.