L’irruzione fredda nord-atlantica ha portato nuove sorprese nevose a bassa quota nella solita zona posta sul confine tra il Basso Piemonte e l’entroterra ligure occidentale, probabilmente l’unica zona italiana a bassa quota ad aver vissuto un inverno con episodi degni di nota.
Anche nella giornata di ieri, come già era accaduto ad inizio marzo, la neve ha raggiunto il fondovalle della Val Bormida e della Val Tanaro, a quote comprese tra i 300 e i 400 metri.
Mentre a inizio marzo nella stessa zona erano caduti circa 30 cm di neve, in quest’ultimo caso si è trattato solo di una leggera spolverata.
L’anno scorso le nevicate marzoline tra Liguria e Piemonte erano state ben maggiori: il 17 marzo nevicò addirittura a Genova, in quella che fu la nevicata più tardiva degli ultimi 90 anni nel capoluogo ligure. Il 30 marzo nuove abbondanti nevicate, le ultime della stagione, colpirono le stesse zone dove ha nevicato ieri.
Se le nevicate dello scorso anno erano inserite in un contesto freddo che interessò quasi tutta la stagione invernale, quelle di quest’anno si inseriscono invece come eccezioni di una stagione nel complesso mite, anche se eccezionalmente perturbata.
Da notare che per il secondo anno di fila il freddo e il maltempo hanno condizionato lo svolgimento della Milano-Sanremo, che addirittura lo scorso anno, per la prima volta nella storia, venne interrotta ad Ovada e fatta ripartire da Genova-Voltri a causa della troppa neve presente nel tratto collinare tra Liguria e Piemonte.