Da giorni imperversa una marcata instabilità su molte regioni europee. A farne le spese maggiori l’Olanda, la Germania, la Francia, la Repubblica Ceca, dove non si contano le grandinate, piccoli eventi vorticosi, i nubifragi. Ma sempre in un contesto votato al caldo, in cui nelle ore centrali della giornata i 20 gradi si raggiungono o superano i maniera diffusa.
Anche la giornata di ieri, così come tutte quelle che hanno preceduto questo week-end, ha visto il prevalere di queste condizioni di forte instabilità.
La Germania centrale, tra il nord Baviera, l’Assia e la Turingia, è stato colpita da violenti temporali grandinigeni. Nei due giorni precedenti la stessa sorte era toccata a Belgio e Olanda. Piogge e temporali si sono presentati in maniera diffusa, per quanto sempre piuttosto localizzata, anche su Irlanda e Gran Bretagna, ovest iberico, Francia, Austria, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Albania, Macedonia, Croazia e Grecia, oltre che, come abbiamo già visto, sul centro-sud italiano. Praticamente su più di mezza Europa.
E’ un sintomo della stagione che avanza, in gran parte d’Europa infatti il picco di precipitazioni si ha tra la tarda primavera e l’estate.
Ma come abbiamo già indicato, a fronte di queste intense manifestazioni di instabilità, le temperature si sono presentate spesso sopra le medie stagionali. La città più calda è stata Valencia con 30,6°C; in Italia, dove ha fatto più caldo al Nord che al Sud a causa del maggiore soleggiamento, Bolzano ha raggiunto 28 gradi; in Germania Postdam 23,8°C; ma massime sopra i 20 gradi si sono registrate in quasi tutte le nazioni centro-europee, come si evince dalla mappa sottostante.