Un bilancio contrastante:
mancano pochi giorni alla conclusione mensile e stante gli ultimi aggiornamenti modellistici il trend barico sembra non volersi discostare molto da quanto osservato finora. L’Atlantico ci mostra ancora una certa vigoria e gli impulsi instabili provenienti da ovest riusciranno a tenere a bada le velleità di conquista dell’Alta Africana. Ad onor del vero c’è da dire che assisteremo ad un nuovo tentativo in tal senso nelle prossime 48 ore e l’obbiettivo sarà rappresentato dalle regioni Meridionali.
Europa spaccata in due:
ma non è solo l’Italia a dover affrontare condizioni meteorologiche contrastanti. Sull’Europa possiamo scorgere due circolazioni diametralmente opposto: ad ovest l’Atlantico, sul nordest l’Artico. Più a sud è presente una cintura anticiclonica che si estende dai settori meridionali della Penisola Iberica fin verso la Turchia. Il caldo Sahariano, negli ultimi giorni, si è focalizzato maggiormente sull’Egeo ed in Grecia sono state raggiunte punte di 40°C.
Maltempo estremo:
evidentemente nelle aree che vengono a trovarsi lungo le confluenze tra i vari impianti circolatori, i contrasti termici sono enormi. Spesso devastanti. I mega temporali che hanno investito i Balcani ne sono una chiara testimonianza, ma violentissimi temporali si sono abbattuti sovente in varie regioni d’Italia. Temporali a sfondo grandinigeni associati a colpi di vento, capaci di arrecare anche danni materiali.
Nessuna sostanziale variazione in vista:
chi spera in un cambio circolatorio definitivo resterà deluso. L’analisi modellistica comparata evidenzia scenari atmosferici simili agli attuali. Atlantico e Africa, i due volti di una stessa medaglia, si rimbalzeranno la palla anche in futuro. Per quel che ci riguarda molto dipenderà dalla collocazione delle strutture cicloniche, perché eventuali sprofondamenti verso la Penisola Iberica potrebbero deporre a favore di nuove intense ondate di caldo africane. Ipotesi, al momento, da non trascurare.
La prima decade di luglio:
appurato che nel corso del weekend e lunedì transiterà un nuovo impulso instabile, dobbiamo capire quale sarà l’evoluzione successiva. Al momento l’ipotesi modellistica più accreditata contempla un consolidamento dell’Alta Africana specie su regioni del Centro Sud e Insulari. La causa sarebbe imputabile all’approfondimento di una figura ciclonica atlantica verso la Penisola Iberica, ma il cui perno stazionerebbe sulle Isole Britanniche. Figura da tenere sott’occhio, perché a seguire potrebbe riproporre il passaggio di un fronte instabile sul nostro Paese andando ad interrompere – col terzo break – la terza ondata di caldo stagionale.
Focus: evoluzione sino al 10 luglio 2014
Weekend che si prospetta dai due volti: al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori sole prevalente e temperature in aumento. Al Nord tempo instabile, specie domenica quando subentrerà un nuovo impulso instabile che andrà a causare fortissimi temporali in espansione anche verso la Toscana. Diffusione che proseguirà lunedì, quando venti da ovest porteranno del fresco e precipitazioni temporalesche nelle regioni centro meridionali.
Seguirà un nuovo miglioramento per mano dell’Alta Africana, che come detto sembrerebbe in grado di affermarsi maggiormente al Centro Sud ripercorrendo le orme della seconda sfuriata sahariana conclusasi di recente. Il Nord, invece, rimarrebbe esposto agli sbuffi instabili oceanici.
Evoluzione sino al 15 luglio 2014
Instabilità che potrebbe ripresentarsi diffusamente a conclusione della prima decade di luglio ed ancora una volta il break si concretizzerebbe per mano di un Atlantico inaspettatamente vivace.
In conclusione.
Sembra che quell’ipotesi paventata di recente, ovvero un cammino stagionale altalenante, stia pian piano prendendo piede. Ovviamente è ancora troppo presto per trarre conclusioni, ma quando l’atmosfera percorre una direzione difficilmente la cambia in modo repentino.