INSTABILITA’ MONOPOLIZZA L’EUROPA – Le basi di partenza dell’estate, quando mancano ormai soli 3 giorni all’inizio di giugno, non sembrano affatto esserci sul contesto euro-mediterraneo, per quel che ci offre la visuale satellitare. Sistemi perturbati agiscono in varie parti del Continente, in seno a diversi nuclei depressionari, i più importanti dei quali collocati a nord delle Alpi proprio sul cuore dell’Europa. Solo sul comparto scandinavo notiamo cieli liberi da nubi, per la presenza di un’area d’alta pressione. La situazione si complica sempre più anche in ambito mediterraneo: l’assenza dell’anticiclone delle Azzorre, che si trova relegato in Oceano Atlantico, permettere agli impulsi d’aria fresca ed instabile d’affondare in modo sempre più convinto verso i settori afromediterranei: si creano quindi contrasti tra le correnti oceaniche e quelle nord-africane, una situazione dai connotati pienamente primaverili e non certo d’inizio estate.
ANCORA FORTI TEMPORALI SUL NORD ITALIA – Il vortice ciclonico d’origine atlantica, responsabile dell’instabilità che imperversa in oltre mezza Europa, ha influenzato anche quest’oggi in particolare sulle regioni del Nord Italia, dove il meteo ha mostrato i maggiori capricci. Il sole ha invece prevalso soprattutto al Meridione, mentre nubi in risalita dal Nord Africa hanno interessato la Sardegna e la Sicilia, con rovesci temporaleschi sulla parte settentrionale di quest’ultima. Si tratta dei primi cenni di un peggioramento che andrà a coinvolgere, fin da domani, anche le regioni del Sud. L’instabilità si è invece confermata protagonista, come già preannunciato sul Nord Italia, sotto tiro delle correnti umide sud/occidentali che hanno sospinto l’ennesimo impulso perturbato. Nelle ore pomeridiane è poi esplosa l’instabilità, con temporali a macchia di leopardo non solo in montagna, ma anche in pianura dove si sono avuti localmente fenomeni di forte intensità.
TEMPERATURE IN CALO – L’instabilità in accentuazione e la maggiore ingerenza delle correnti atlantiche hanno favorito una flessione termica diurna, con punte non oltre i 26/27 gradi. Anche in Europa non è più presente quel caldo eccessivo che imperversava fino a qualche giorno fa: solo tra Egeo e zone meridionali balcaniche le temperature restano prettamente estive.