L’evoluzione generale
Osservando con attenzione la disposizione delle figure bariche su scala Europea sembra proprio che l’alta pressione delle Azzorre volgia spingersi verso Nordest, lasciando la sua posizione preferita (in questa stagione estiva) in pieno Oceano Atlantico.
Tutto ciò si tradurrebbe nello scorrimento di masse d’aria più fresche ed instabili in direzione dell’Europa centrale e poi della nostra Penisola, associate ad un nuovo cavo d’onda in risposta al promontorio caldo responsabile del caldo di questa settimana.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
È da tempo che andiamo dicendo come l’alta pressione delle Azzorre sia la principale indiziata del tempo sulle nostre regioni: nel bene e nel male. Certo è che se, come capitava non tantissimo tempo, avesse assunto la classica posizione di distensione sui paralleli verso il Mediterraneo, il clima sarebbe stato caratterizzato da un periodo termicamente più dolce e meno continentalizzato.
Ma tant’è, non possiamo certo riscrivere la storia ed allora andiamo ad analizzare assieme quelle che potrebbero essere le conseguenze di uno spostamento verso nordest dell’anticiclone sopra citato. Va subito detto che il tempo andrebbe migliorando sulle isole Britanniche e su buona parte dell’Europa Centro occidentale, dal Portogallo, alla Spagna (semmai ci fossero stati periodi instabili), alla Francia e poi fin verso la Germania.
Ma tale spostamento non farà altro che determinare un contemporaneo scivolamento della nuova ondulazione delle correnti d’aria d’alta quota verso Levante, per gettarsi cosi verso in direzione del nostro baluardo Alpino. E come già detto in precedenza, stavolta potremmo ritrovarci all’interno del cavo d’onda, ossia quella parte dove si riscontrano le condizioni di tempo più fresco ed instabile.
Ora, come sottolineiamo in queste occasioni, resta da valutare attentamente l’effettiva direzione che le stesse masse d’aria più fresca decideranno d’intraprendere. Perché è molto probabile che una vasta area perturbata in quota si spinga fin verso le nostre regioni Centro settentrionali, apportando cosi un peggioramento del tempo di classico stampo estivo, con instabilità pomeridiana molto accentuata ed un calo termico per via di venti prevalentemente settentrionali.
Se dovessero trovare conferma le linee di tendenza oggi deducibili, ecco che intorno alla fine della prima decade del mese di agosto avremmo un guasto del tempo marcato al Nord ed al Centro, con frequenti temporali su rilievi e zone interne, con temperature in calo e nubi ad interessare anche le località costiere, penalizzate dalle intense brezze pomeridiane (piuttosto fresche). Il Sud avrebbe certamente un calo termico, mentre i temporali si limiterebbero ai rilievi e le zone interne solamente durante le ore centrali della giornata.
In conclusione
Quel che stiamo esponendo rappresenta come consuetudine una tendenza generale, bisognosa delle doverose conferme durante il corso dei prossimi aggiornamenti. Certo che, mancando non tantissimo tempo, è molto probabile che la realtà non vada poi a discostarsi tantissimo da tale evoluzione, cambiando magari solamente in quelli che saranno gli effetti precipitativi in molte delle nostre regioni. E noi, come sempre, staremo alla finestra.