Ci siamo: in Italia, quest’oggi toccheremo su vasta scala la punta massima dell’ondata di caldo che ci interessa da alcuni giorni. Le temperature potranno toccare punte estreme di +30°C in alcune zone della Val Padana, delle pianure interne della Toscana e della Sardegna, ma siamo al termine della fase calda.
Il caldo è ormai divenuto una consuetudine: abbiamo cambiato abbigliamento, lasciamo in armadio gli abiti più pesanti, e si indossano vesti sempre più leggere, estive. Eppure maggio porta una rassegna di detti popolari che suggeriscono di fare adagio nel vestire “estivo”, perché la calura di questo mese, talvolta opprimente come l’estate, può sparire nel volgere di poche ore.
Le temperature massime registrare questi giorni sul Centro e Nord Italia e la Sardegna sono tra i 5 ed i 10°C oltre le tipiche medie del periodo, resistono su valori prossimi alla norma, solo le località costiere, quelle influenzate dall’azione mitigatrice del mare. Le anomalie verso l’alto sono generalmente sotto i 5°C al Sud ed in Sicilia, dove non si può dire che sia in atto alcuna ondata di calore.
Il caldo è limitatissimo nella Liguria costiera, dove a stento si toccano i +20°C, valore che questi giorni è stato comune per molte ore del giorno, anche a quote maggiori ai 1000 metri del Centro e Nord.
L’azione mitigatrice del mare ancora freddo è sorprendente, ma viene apparentemente ridotta dai rilevamenti termici di stazioni meteo posta in posizione sfavorevole alle brezze di mare, così che alcune città sembrano degne di una località predesertica per le forti escursioni termiche, ma il dato è rilevato da centraline di rilevamento che con il clima cittadino ha ben poco in comune, specie nelle soleggiate giornate o nelle notti serene.
A tal proposito, i rilevamenti disponibili dalla rete di stazioni meteo deve essere valutata da una conoscenza del sito dove è posta la centralina meteorologica.
Talvolta è poco costruttivo al fine di definire la temperatura registrata in una città, mettere in mostra il dato del suo aeroporto, o stazione di campagna. Esempi in tal senso ne potrei fare parecchi, da Alghero e Olbia, a Napoli. Poi vi sono i rilevamenti ufficiali di stazioni di collina attributi a località costiere, o magari in valle quando la città è in collina, un caso eclatante è quello di Perugia (città sul colle, stazione in valle, a quasi 300 metri di quota più in basso).
Questi concetti rendono torbida l’efficacia di disporre di una pubblica rete di stazioni meteo (troppo poche stazioni) al sol fine di evitare confronti senza tener conto delle circostanze.
Ma vediamo al tempo che farà?
Oggi in Italia il tempo sarà inizialmente buono, con nubi in aumento sul settore occidentale. Nel corso della giornata si avrà un ulteriore incremento della nuvolosità, specie sulle regioni alpine occidentali, l’Appennino ligure, le zone interne del nord Sardegna. Si potranno verificare isolati piovaschi pomeridiani e qualche temporale.
Nelle altre regioni prevarrà il sole, e solo dal pomeriggio, aumenterà la nuvolosità.
La temperatura è attesa in aumento un po’ ovunque: oggi sarà la giornata più calda. I venti soffieranno dai quadranti meridionali sulle regioni occidentali, dalla Liguria alla Toscana, Lazio e Sardegna, sull’Isola si avranno anche dei rinforzi.
Nei prossimi giorni il tempo sarà contrassegnato da un generale abbassamento delle temperatura, che si porterà su valori prossimi alla medie, e solo dove persisteranno piogge e temporali, i valori potranno risultare più bassi, specie su Alpi e Prealpi.