Siamo appena entrati nel vivo della prima, vera accelerazione autunnale e già si volge lo sguardo al futuro più immediato. Ci si chiede, domanda più che lecita, se per l’ennesima volta dovremo chinare la testa dinanzi allo strapotere anticiclonico. Timori assolutamente fondati, visto l’andazzo registrato sinora.
I vari peggioramenti intervenuti in passato non hanno mai rappresentato la svolta definitiva. Ma stavolta, perdonate il gioco di parole, forse la si può definire tale. Osserviamo la mappa del modello matematico europeo ECMWF, relativa alla mezzanotte di venerdì 15 novembre. Quella che sino a qualche giorno fa si considerava ipotesi, ora pare stia diventando certezza.
Una seconda irruzione Artica, indotta dall’espansione verso nord dell’Alta delle Azzorre, invaderà la Mitteleuropa per poi ridiscendere nel Mediterraneo. Qui, sfruttando la voragine barica preesistente, si verrà a creare un’altra depressione foriera di un’ondata di maltempo dai connotati tipicamente autunnali. Depressione che, a differenza della precedente, potrebbe svilupparsi più ad ovest coinvolgendo maggiormente le regioni settentrionali e tirreniche. Tuttavia, è bene dirlo, sull’esatta collocazione del Vortice c’è ancora qualche incertezza.
Per avere un’idea più precisa in tal senso, dovremo attendere la giornata di mercoledì. A quel punto saremo in grado di valutare, dettagliatamente, entità e distribuzione dei fenomeni. Non solo. Vi potremo ragguagliare circa la consistenza del calo termico e sulle quote neve. Ragion per cui, ovviamente, vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.