Intense piogge hanno causato vaste e serie alluvioni in Cecenia, la regione caucasica della Russia ben conosciuta per le tragiche vicende belliche recenti, distruggendo case, strade, ponti e dighe. Intensi rovesci hanno lasciato 84 mm di pioggia in 24 ore (da mezzogiorno di lunedì 9 alla stessa ora di martedì 10, ora locale) a Vladikavkaz, nel sudovest della Russia, appena a nord del Caucaso, poco a occidente rispetto alla Cecenia.
Martedì 10 maggio, la città di Grozny, la capitale della Repubblica autonoma, è stata invasa dalle acque, con evacuazione di oltre 1000 persone, secondo quanto diffuso dalle autorità locali. Inondazioni anche nei distretti Sunzha, Kurchaloi, Nozhai-Yurt, Gudermes e Achkhoi-Martan.
Fonti del Comitato Governativo Ceceno per le emergenze, la locale Protezione Civile, hanno affermato che la regione abbisogna di oltre 600 milioni di rubli (oltre 18 milioni di Euro) per riparare i danni subiti dalle infrastrutture.
Le autorità locali hanno chiesto aiuto al governo centrale russo. Il primo ministro ceceno Sergei Abramov ha dichiarato “Non possiamo gestire da soli la situazione, quindi abbiamo chiesto aiuto al Ministero russo per le emergenze”.
In tutto sono quasi 2000 gli evacuati dalle aree alluvionate, trasferiti in abitazioni provvisorie o ricoveri di emergenza.
Nella regione Achkhoi-Martan è stato danneggiato un gasdotto, un ponte è stato distrutto nella regione di Sunzha, mentre le strade verso Gudermes e Grozny sono state coperte dall’acqua, e quindi rese impraticabili, nella regione di Kurchaloi.