GIUGNO 2013, TEMPERATURE QUASI IN MEDIA – Sulla base dei dati pubblicati da ISAC-CNR, il mese di giugno ha chiuso con uno scarto di +0,32°C rispetto alle temperature medie del periodo 1971/2000. Più di qualcuno storcerà il naso di fronte a questo dato con temperature un po’ al di sopra del norma, perché la sensazione generale è stata quella di un mese di giugno relativamente fresco. Così è stato in parte (ricordiamo le nevicate fuori stagione sulle Alpi verificatesi anche a fine mese), ma non possiamo trascurare che si è avuta una forte ondata di caldo nella fase centrale di giugno, con temperature abbondantemente sopra la norma che hanno bilanciato le fasi più fresche dominanti nel resto del mese. Nel dettaglio, si scopre che giugno ha chiuso con temperature un po’ sottomedia al Sud, sulle Isole Maggiori ed estremo Nord-Ovest.
PRECIPITAZIONI, PREVALGONO I DEFICIT – Nonostante la diffusa variabilità che ha caratterizzato un giugno piuttosto altalenante, le piogge complessivamente non sono in realtà state così abbondanti, dopo una stagione primaverile fra le più piovose dell’ultimo secolo. Giugno vede prevalere scarti negativi dalla norma su gran parte della Penisola, in particolare sul Settentrione (zona fra l’altro dove le temperature sono risultate più alte del normale rispetto al resto d’Italia, con anomalie fino a +1°C), sulle aree tirreniche e sulle due Isole Maggiori. L’anomalia riguarda invece la piovosità elevata sulle regioni del Sud, dove sono riuscite a sfondare alcune perturbazioni: rammentiamo che giugno è un mese decisamente secco per il Meridione e pertanto le precipitazioni dovrebbero rappresentare un’eccezione.