L’edificio di tre piani si è sbriciolato in un attimo sotto la pressione delle acque di piena, seppellendo un uomo che in quel momento si trovava sul balcone. E’ una delle 40 vittime di frane e inondazioni che si stanno abbattendo nella provincia cinese del Sichuan. Il bilancio potrebbe accrescersi ulteriormente perché la zona è sepolta dal fango e i soccorritori fanno fatica a raggiungerle.
Le piogge torrenziali stanno interessanto da diverso tempo vaste zone della Cina, tra cui la stessa Pechino. L’acqua è caduta talmente abbondante che ha saturato il terreno minando alla base la tenuta di edifici già fatiscenti. Presso Shifang, il Capoluogo della provincia, nella sola giornata di lunedì sono caduti 500 mm di pioggia.
Da domenica, a causa delle inondazioni, la provincia di Sichuan ha dovuto affrontare un’emergenza senza precedenti con circa 360 mila persone sfollate. Mercoledì una valanga di fango ha travolto la città di Dujiangyan uccidendo almeno 30 persone. In uno dei villaggi del distretto di Suijiang, nel sud dello Yunnan, sono crollate due case uccidendo tre bambini. La colata di fango ha anche bloccato l’unica strada di accesso alla regione.
Nel distretto di Niangniangba, situato nella provincia di Gansu nel nord-ovest del Paese, le inondazioni hanno interessato 30 mila persone e 11 villaggi sono privi di acqua potabile. L’acqua ha danneggiato 170 case. Questa regione ha dovuto affrontare anche numerose frane, ma di entità minore rispetto ad altre parti del paese. Secondo le autorità locali sono state evacuate 600 persone.