E’ caduta la neve domenica 15 maggio alle Isole Lofoten. Il magnifico arcipelago al largo della costa norvegese, a nord del Circolo Polare, è spesso investito dagli umidi e miti venti atlantici, che vi portano spesso la pioggia anche in pieno inverno, quando d’altra parte la temperatura dell’Oceano è sui +5°C e ha luogo la grande pesca del merluzzo, gran parte del quale arriva poi sulle nostre tavole. In questa domenica di metà maggio, invece, aria molto fredda convogliata sulle isole da una profonda depressione posta a nordovest delle stesse, ha dato luogo a rovesci nevosi, con temperature massime di 2°C a Svolvaer e Leknes e 3°C al faro di Skrova. Faceva un certo effetto osservare i tetti imbiancati alla luce del giorno … nella notte tra domenica e lunedì. Si, perché se è vero che ancora il sole scende per poco tempo sotto l’orizzonte, ormai la notte a quelle latitudini è “bianca” e tale rimarrà fino alla seconda metà di agosto.
Il Canada nordoccidentale è stato insolitamente caldo recentemente. Nello Yukon, per esempio, la massima di oltre 23°C di giovedì 12 maggio a Dawson è stata la quinta consecutiva oltre i 21°C, in questa città non lontana dal confine con l’Alaska. La media delle massime durante la seconda decade di maggio è intorno ai 14°C.
Nel Canada sudorientale, invece, la seconda parte della settimana ha fatto segnare un drastico raffreddamento. Venerdì 13 maggio, per esempio, molte città in Ontario e nelle province atlantiche si sono svegliate sotto lo 0°C. Records di freddo sono stati stabiliti in molte località, tra cui Montreal e Quebec City, entrambe in Quebec. A Montreal la temperatura è scesa a -1°C, circa 2°C in meno rispetto al vecchio record riferito al 13 maggio, risalente al 1967. Quebec City è arrivata a -3°C, anche qui 2°C circa in meno rispetto al precedente record.
Il drammatico calo termico nel Canada orientale è stato spesso accompagnato anche da nevicate anche intense, soprattutto nel Labrador, nella provincia di Terranova. A Goose Bay, sono caduti circa 25 cm di neve tra giovedì mattina e venerdì mattina. Stupisce il fatto che solo 48 ore prima, martedì 10 maggio si era registrata una massima di 22°C.
Nel sudest della Groenlandia, venerdì è stata una giornata insolitamente mite in molte località. A Paamiut (Frederikshab) la temperatura massima è stata 17°C, mentre la media delle massime del periodo è poco superiore ai 3°C. Anche durante i giorni più dolci dell’estate, quando il sole non tramonta mai, la media delle massime non supera i 10°C.
Giovedì notte, intensi temporali hanno colpito la parte centrale del Sud America, tra il nordest dell’Argentina, l’Uruguay e il sud del Brasile. Le piogge sono state abbondanti soprattutto lungo il confine tra Argentina e Uruguay. Concordia, in Argentina, ha registrato 94 mm in 12 ore, più della media pluviometrica di maggio (86 mm).
Una notevole ondata di caldo ha interessato parte della costa libica lo scorso giovedì. Massime di 40,5°, 40° e 38,5°C sono state registrate, rispettivamente, a Sirte, Misurata e Al Khums. Questi valori sono tra 14° e 17°C superiori a quelli medi del periodo.
Locali, intensi, rovesci hanno colpito il sudest della Cina giovedì 12 maggio e la notte successiva. Nella provincia di Hunan, sono caduti 114 mm a Yuanling.
Sull’isola di Rotuma, nelle Figi, 198 mm sono stati registrati nelle 50 ore antecedenti il primo pomeriggio, ora locale, di venerdì 13 maggio.
Questa settimana, l’isola neozelandese di Stewart, a sud dell’Isola del Sud, è stata spesso battuta da forti venti. Per esempio, venerdì 13 maggio il vento sostenuto ha soffiato a 50-60 miglia orarie per 12 ore consecutive a South West Cape.
Già abbiamo scritto delle piogge che la scorsa settimana, in particolare tra giovedì mattina e il mezzogiorno di venerdì, ora locale, hanno interessato la costa nel nordest del Nuovo Galles del Sud, in Australia. A Coffs Harbour sono caduti 132 mm nell’intervallo di tempo sopraindicato, più della media mensile, che è di 124 mm.